Serpente Tigre – Notechis scutatus

Serpente tigre – Notechis scutatus

Il serpente tigre, nome scientifico Notechis scutatus, appartiene alla famiglia Elapidae ed al genere Notechis.

Serpente tigre, Notechis scutatus

In passato si consideravano appartenenti al genere Notechis due specie di serpente tigre: il Notechis ater ed il Notechis scutatus. Oltre a differenze morfologiche poco accentuate, recenti studi molecolari hanno riscontrato che le due specie sono geneticamente molto simili. Per questo motivo si è finito con il considerarli appartenenti ad un’unica specie, quella scutatus, a questo punto l’unica del genere Notechis.

Nonostante questa nuova classificazione, la specie ater viene ancora largamente usata per definire più accuratamente alcune sottospecie di questi serpenti tigre.

Possiamo insomma dire che molti serpenti appartengono al gruppo del serpente tigre anche se, andando nel dettaglio, possono distinguersi in diversi sottogruppi, a seconda della zona geografica in cui vivono.

Il serpente tigre può essere facilmente confuso con il serpente bruno orientale.

Aspetto del Serpente Tigre

Il serpente tigre può variare molto in termini di dimensioni e colori. Questi due termini sono infatti inaffidabili per definire la specie.

La sua lunghezza media oscilla tra i 90 cm ed i 120 cm anche se ci sono esemplari che raggiungono i 290 cm.

In linea generale gli esemplari maschi sono più grandi delle femmine.

Il colore di questa specie cambia a seconda della stagione e dell’ambiente in cui vive. Il colore di fondo può essere marrone, arancio, grigio, verde oliva o nero. I colori scuri sono più comuni negli esemplari che vivono ad alte quote o con condizioni climatiche molto variabili come le isole. Questo adattamento cromatico serve ad aiutare la termoregolazione del serpente.

Spesso sono presenti delle strisce più chiare, di spessore variabile, solitamente gialle o color crema. Esistono tuttavia numerosi esemplari privi di strisce, molto diffusi negli altipiani centrali e nel sud ovest della Tasmania.

Il ventre è più chiaro del dorso, di solito di colore giallo oppure arancione.

Il corpo è robusto e muscoloso, con una coda sottile ed affusolata.

Le scaglie del Notechis scutatus sono esagonali, spesso bordate di nero e semi lucide.

La testa è piuttosto grande, larga, smussata e leggermente distinta dal resto del corpo.

Serpente tigre, Notechis scutatus
Foto: Australia Zoo @Flickr

Comportamento

Il Notechis scutatus non ama le temperature rigide, quindi preferisce cacciare di giorno. Può comunque cacciare anche nelle notti più calde. Per la stessa ragione questi serpenti sono più attivi nelle stagioni calde, anche se è possibile vederli crogiolarsi al sole nelle giornate invernali più miti.

Come la maggior parte dei serpenti, anche questa specie non è particolarmente aggressiva con l’uomo e, quando lo vede, preferisce scappare.

Quando si sente minacciato solleva da terra la parte anteriore del corpo, si gonfia e si sgonfia vistosamente ed emette un sibilo. Il serpente tigre è in grado di appiattire buona parte del corpo per apparire più spaventoso nel tipico atteggiamento da pre attacco. Se la minaccia persiste è in grado di simulare un attacco prima di mordere sul serio. Quando sceglie di attaccare lo fa con forza e con una precisione incredibile.

Di solito uccide le sue prede con il veleno anche se, di tanto in tanto, usa la costrizione.

Habitat

Il serpente tigre predilige i luoghi umidi come le paludi e le zone nei pressi di fiumi, laghi e mari. È comunque possibile trovarlo nei boschi, nei prati, nelle brughiere, nei campi coltivati e perfino nei centri abitati.

Quando fa freddo preferisce rintanarsi nei tronchi d’albero, nelle tane abbandonate di altri animali o sotto cumuli di legna. Può nascondersi sotto terra, fino ad 1 metro di profondità.

Il Notechis scutatus è un buon arrampicatore e può arrivare a più di 10 mt d’altezza, sia nella vegetazione che nelle costruzioni umane. In genere questa specie non staziona mai per più di 15 giorni nello stesso luogo. Gli esemplari maschi in particolare, tendono ad essere dei girovaghi.

Questi serpenti possono essere trovati fino a 1000 mt di altitudine.

Il Veleno del Serpente Tigre

Il serpente tigre è uno dei serpenti più velenosi del mondo con un LD50 pari a 0,18 mg/kg. Il suo veleno è citotossico, neurotossico ed altera la coagulazione del sangue. Tra l’altro questa specie ne inietta grandi quantità.

Il tasso di mortalità per il morso del Notechis scutatus senza alcun intervento medico oscilla tra il 40 ed il 60%.

Sintomi

I sintomi sono ecchimosi, dolore localizzato, gonfiore, sudorazione e qualche volta necrosi dei tessuti, anche se il veleno non contiene necrotizzanti. In seguito possono subentrare altri sintomi quali l’intorpidimento, sanguinamento eccessivo, danni muscolari e la paralisi.

La morte può subentrare per insufficienza renale o paralisi respiratoria.

Trattamento di Primo Soccorso ed Antidoto

Chiunque venga morso da un serpente tigre deve cercare di raggiungere al più presto un ospedale.

Come per i morsi di tutti i serpenti australiani, è consigliabile effettuare una fasciatura a pressione che però non ostacoli la circolazione sanguigna. Se si viene morsi ad un arto è necessario steccarlo, cercando di tenerlo il più immobile possibile.

È consigliabile non lavare la ferita per permettere ai medici di identificare il tipo di veleno.

La cura più efficace è la somministrazione dell’antidoto monovalente. Si può usare anche un antidoto polivalente per la famiglia Elapidae, ma per il veleno di questa specie è necessaria la somministrazione di un dosaggio maggiore del solito.

In Tasmania viene usato lo stesso antidoto per tutti i morsi dei serpenti locali.

Alimentazione

Il Notechis scutatus ha una dieta molto varia che evidenzia le sue attitudini. Mangia pesci, rane e girini perché ama vivere vicino all’acqua. I serpenti tigre possono stare fino a 9 minuti sott’acqua per cacciare le loro prede. Per la loro abilità nell’arrampicarsi mangiano uccelli e pipistrelli.

Non disdegnano grilli, topi, tarme, lucertole ed altri serpenti, anche della loro stessa specie. Quando raggiungono dimensioni che glielo permettono, i serpenti tigre mangiano anche conigli, mammiferi ed animali già morti.

Accoppiamento e riproduzione

Il Notechis scutatus è ovoviviparo, le uova si schiudono cioè nel ventre materno ed i piccoli nascono vivi.

In primavera, per avere diritto all’accoppiamento, i maschi si sfidano in combattimento intrecciandosi e cercando di spingere la testa dell’avversario a terra. L’accoppiamento può durare fino a sette ore e talvolta la femmina durante questa fase trascina il maschio.

I maschi non mangiano per tutta la durata della stagione dell’accoppiamento. Le femmine smettono invece di mangiare 4 settimane prima del parto.

Solitamente in estate le femmine danno alla luce tra i 10 ed i 40 piccoli che quando nascono sono già autosufficienti.

Conservazione

Il serpente tigre non è considerato un animale in via d’estinzione anche se il suo habitat naturale viene minacciato sempre più dalle attività dell’uomo.

Viene predato da altri serpenti, dagli molti uccelli e da alcuni rapaci.

Spesso viene ucciso dall’uomo per la paura che incute o deliberatamente investito con le auto. Ma il Notechis scutatus è protetto dalla legge. Per la sua uccisione o ferimento si può pagare fino a 7.500 dollari di multa oppure essere condannati a 18 mesi di carcere.

Diffusione del Serpente Tigre

Diffusione Serpente tigre - Notechis scutatus
Diffusione Serpente tigre – Notechis scutatus

Il serpente tigre vive prevalentemente nelle zone costiere del sud dell’Australia, in Tasmania e nelle isole dello stretto di Bass.

Serpente tigre – Notechis scutatus

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