Salamandra pezzata
La salamandra pezzata, nome scientifico Salamandra salamandra, è un anfibio appartenente alla famiglia Salamandridae. Questa specie appartiene alla stessa famiglia del tritone dalla pelle ruvida che però vive in una zona geografica assai diversa.

La salamandra pezzata comprende ben 13 sottospecie.
La credenza popolare sostiene che queste salamandre siano in grado di sopravvivere al fuoco. In molti lo credono perché venivano spesso viste strisciare fuori dai tronchi che bruciavano. In questo articolo vedremo com’è possibile.
Una piccola curiosità. Pare che la questo piccolo anfibio abbia un odore molto gradevole, simile alla vaniglia.
Aspetto
La salamandra pezzata è una delle salamandre più grandi d’Europa. La sua lunghezza è di solito compresa tra i 15 e i 25 cm, ma può raggiungere i 30 cm. Il suo peso approssimativo è di circa 40 gr.
I colori che contraddistinguono questa specie sono il nero e il giallo delle strisce o delle macchie, in percentuale variabile. Alcuni esemplari sono completamente nerimentre in altri è il giallo ad essere dominante.
A volte la Salamandra salamandra può presentare sfumature di rosso e arancione. Il rosso e l’arancione possono sostituirsi o mescolarsi al giallo, a seconda della sottospecie.
La colorazione brillante è anche un modo per comunicare ai predatori che la salamandra è velenosa e bisogna starne lontano.
Il veleno viene secreto attraverso le ghiandole parotidi. Queste ghiandole si trovano intorno alla regione della testa e lungo il dorso, distribuite in due file.
Habitat della Salamandra Pezzata
Questi animali vivono prevalentemente nelle foreste e sono più comuni nelle zone collinari. Prediligono le foreste decidue perché gli piace nascondersi tra le foglie cadute e vicino ai tronchi degli alberi ricoperti dal muschio.
Questo anfibio ha bisogno di piccoli ruscelli o stagni con acqua pulita per lo sviluppo delle larve.
Si trova più comunemente ad altitudini comprese tra 250 e 1.000 metri sul livello del mare. Solo raramente vive fuori da queste altitudini, anche se ci sono delle eccezioni. Nella Germania settentrionale questo anfibio è stato visto a 25 metri s.l.m., mentre nei Balcani e in Spagna si trova comunemente anche ad altitudini più elevate.
Comportamento
La salamandra pezzata è notturna, anche se può uscire allo scoperto poco prima del tramonto e nelle giornate piovose. Durante il giorno preferisce restare nascosta sotto alle pietre, nelle fessure delle rocce e nei tronchi degli alberi per evitare i predatori.
Questi animali sono molto sensibili alla variazione delle temperature. Nei mesi più caldi, luglio e agosto, diminuiscono drasticamente la loro attività. Nei mesi più freddi, da ottobre a marzo, possono andare in letargo. La durata del letargo dipende molto dall’ambiente in cui l’animale vive. Nelle regioni in cui la temperatura è stabile ed ottimale le salamandre non sentiranno il bisogno di andare in letargo.
Quando vanno in letargo si rifugiano sottoterra e di solito lo fanno in grandi gruppi, fino a cinquanta esemplari. È interessante notare che, quando scelgono un luogo per andare in letargo, questi anfibi ci torneranno sempre, anno dopo anno. Questa abitudine permette loro di orientarsi più facilmente nell’ambiente circostante. Questo meccanismo comportamentale è chiamato homing.
La coda della salamandra pezzata viene utilizzata principalmente per l’equilibrio. Tuttavia, può anche fungere da meccanismo di difesa. Se la salamandra viene attaccata da dietro, la sua coda si stacca facilmente dal corpo e continua a muoversi da sola. Questo distrae il predatore e consente alla salamandra di fuggire. La sua coda ricrescerà!
La Caccia
La Salamandra salamandra ha diverse caratteristiche che si prestano con successo nel trovare e catturare le prede.
I suoi occhi distinguono chiaramente i colori di base e, da adulta, riesce a mettere a fuoco molto bene gli oggetti a grande distanza. Con un piccolo tremore degli occhi, riesce a decifrare facilmente i soggetti in movimento. Quando non c’è abbastanza luce per vedere, usa l’olfatto. Questo senso gli permette di identificare con chiarezza le prede che restano immobili e che quindi sono difficili da vedere.
La lingua di questo animaletto è specializzata nell’attaccarsi alle prede per poi trascinarle velocemente in bocca. Pensa che la salamandra riesce a colpire le prede con la propria lingua più velocemente di quanto un essere umano possa battere le palpebre.
Veleno della Salamandra Pezzata
Il veleno della salamandra pezzata è composto da due neurotossine, gli alcaloidi samandarine e samandarone.
Se minacciata ha la capacità di spruzzare il suo veleno fino a oltre 30 cm di distanza.
Le neurotossine causeranno alle vittime prima un effetto anestetico locale, e poi attaccheranno il sistema nervoso centrale. In generale, il veleno della salamandra pezzata provoca convulsioni muscolari, ipertensione, iperventilazione e paralisi respiratoria.
Di solito non è una minaccia per l’uomo, purché le tossine non vengano ingerite. Tuttavia, è bene non toccare mai questo animale a mani nude. Prima di tutto il suo veleno provoca irritazione alla pelle. In secondo luogo c’è il rischio di portare inavvertitamente le mani agli occhi o alla bocca intossicandosi seriamente.
Il veleno di questo animale lo difende dai predatori ma anche dai batteri e dai funghi come il Chytridiomycota, letale per gli altri anfibi.
Ricordi quando abbiamo detto che in molti pensano che la salamandra pezzata non si possa bruciare? È parzialmente vero. In presenza del fuoco, la salamandra ricopre interamente il suo corpo con il veleno che ha una consistenza vischiosa. Questo protegge in qualche modo la sua pelle dalle bruciature, ma solo momentaneamente, per darle il tempo di fuggire in sicurezza, senza ustionarsi.
Alimentazione
L’animale adulto si nutre di vari tipi di insetti, lumache e lombrichi. Nello specifico mangia mosche, scarafaggi, ragni, cavallette, millepiedi, piccole rane e tritoni.
Allo stadio larvale si nutre di insetti acquatici e piccoli crostacei.
In cattività gli esemplari adulti possono essere alimentati con le tarme della farina, i grilli e i bachi da seta.
Una piccola curiosità. Le salamandre scelgono il loro cibo preferito subito dopo lo stadio larvale e questo resterà tale per tutta la loro vita.
Riproduzione
La salamandra pezzata è una delle poche specie di salamandre ad essere ovovivipara. Ciò significa che le uova si schiudono nel corpo materno e le larve vengono alla luce vive.
Il periodo dell’accoppiamento, a seconda della zona geografica, parte dalla primavera e può durare fino all’autunno.
Il corteggiamento avviene interamente sulla terraferma. Quando il maschio identifica una femmina disponibile, le blocca la strada e le massaggia il mento. Dopo striscia sotto di lei e le afferra gli arti anteriori.
A questo punto il maschio depone lo spermatoforo a terra e cerca di abbassare la cloaca della femmina su di esso. Se ci riesce, la femmina aspira lo spermatoforo fecondando internamente le proprie uova.
La fecondazione è seguita da un lungo periodo di gestazione che può durare da 2 a 5 mesi e di solito avviene durante il letargo.
Quando le uova si schiudono nel corpo della femmina, questa dovrà trovare un lago o uno stagno per dare alla luce le larve. Partorirà dalle 20 alle 75 larve completamente sviluppate. Il parto può durare da qualche ora a pochi giorni.
Le larve vivranno nell’acqua per circa 3-5 mesi fino alla metamorfosi, dopodiché diventano adulte terrestri.
La pelle delle larve è priva delle specifiche ghiandole granulari necessarie alla secrezione del veleno che si sviluppano dopo la metamorfosi. Le larve quindi non sono tossiche e hanno meno difese contro i predatori.
Man mano che la salamandra pezzata cresce, si libera della sua vecchia pelle… mangiandola!
Le salamandre pezzate possono vivere molto a lungo. La loro vita media è di 24 anni ma un esemplare ha vissuto per più di 50 anni in un museo tedesco di storia naturale.
Conservazione
La Salamandra salamandra è presente nella lista rossa IUCN ma attualmente desta minima preoccupazione per quanto riguarda il rischio di estinzione. Il numero degli esemplari di questa specie, però, è in costante diminuzione.
La minaccia principale per le salamandre è dovuta della distruzione del loro habitat naturale dovuto alla deforestazione e all’inquinamento. Questa specie è infatti altamente sensibile agli effetti negativi dell’inquinamento.
Dato che ha fasi di vita sia acquatiche che terrestri, questo animale risente sia dell’inquinamento dell’aria che di quello dell’acqua. Anche l’uso diffuso di pesticidi e il prosciugamento dei loro stagni sono devastanti per la vita di queste creature.
Diffusione

La salamandra pezzata vive in Spagna, Portogallo, Italia (isole escluse), Francia, Germania, Svizzera, Belgio, Paesi Bassi, Polonia, Bielorussia, Ucraina, Moldavia, Romania, Bulgaria, Serbia, Grecia, Turchia, Albania, Montenegro, Bosnia Erzegovina, Croazia, Austria, Ungheria, Repubblica Ceca, Slovacchia e Macedonia del Nord.
Salamandra pezzata