Serpente Bruno Oliva di Mare – Aipysurus laevis
Il serpente bruno oliva di mare, nome scientifico Aipysurus laevis, è un rettile marino velenoso che appartenente alla famiglia Elapidae.
Questa specie è conosciuta anche con i nomi in inglese olive-brown sea snake, olive sea snake e golden sea snake che significa serpente di mare dorato.
Photo Credit: Wikimedia Commons
In passato il Aipysurus laevis pooleorum era considerata una sottospecie del serpente bruno oliva di mare. Successivamente l’Aipysurus pooleorum è stato considerato una specie a parte.
Aspetto
Il serpente bruno oliva di mare è un serpente piuttosto grande, dall’aspetto robusto e corpulento. La sua lunghezza media oscilla tra 1,10 e 1,70 mt. La lunghezza massima registrata per questa specie è di 2,30 mt.
Il colore del dorso è marroncino con sfumature violacee, quello del ventre è più chiaro. Spesso presenta alcune squame color crema distribuite su tutto il corpo.
Le squame sono lisce e conferiscono all’Aipysurus laevis un aspetto lucido. La testa è abbastanza grande, larga e poco distinta dal collo. Gli occhi sono di medie dimensioni con pupille rotonde. Le zanne sono lunghe dai 5 ai 7 mm.
La particolarità di questo serpente marino è però la coda. Infatti la sua coda, oltre ad essere curiosamente piatta, è dotata di fotorecettori, di solito presenti solo negli occhi. Questi fotorecettori permettono al serpente bruno oliva di mare di rilevare la presenza di luce anche sulla coda. Presumibilmente questo gli è necessario per la caccia perché gli permette di assicurarsi di essere completamente nascosto, coda compresa.
Habitat
L’ Aipysurus laevis ama le zone intorno alle barriere coralline e si adatta a vivere in diversi tipi di habitat. È possibile trovarlo sia sulle creste della barriera coralline che nelle pendenze, ma anche nei fondali sabbiosi adiacenti agli scogli e nelle zone lagunari.
Solitamente questa specie vive in profondità che vanno dai 10 ai 40 mt, ma è stata registrata la sua presenza fino a 68 mt di profondità.
Alimentazione
Il serpente bruno oliva di mare, a differenza di altri serpenti marini come la Laticauda colubrina, ha una dieta molto ampia e variegata.
Questa serpente marino si nutre infatti di più di 12 specie diverse di pesci, e mangia anche uova di pesce, seppie, gamberi, granchi e molluschi.
Comportamento
Il serpente bruno oliva di mare preferisce cacciare di notte ma è effettivamente attivo anche di giorno perché ha bisogno di risalire in superficie per respirare. La caccia e la necessità di respirare sono gli unici motivi che lo spingono ad abbandonare i suoi nascondigli.
Solitamente infatti, questi serpenti marini se ne stanno tranquilli sotto o tra i coralli, lasciandosi dondolare dalle correnti. Possono rimanere sott’acqua e quindi trattenere il respiro per circa un’ora consecutiva.
Anche se ognuno di questi rettili pare confinare i propri spostamenti a determinate zone della barriera corallina, difficilmente tornano a ripararsi sempre nello stesso rifugio.
L’Aipysurus laevis caccia solitamente nelle fessure rocciose che si trovano tra le pareti coralline ed i fondali sabbiosi. Per la caccia non si spinge mai nelle acque libere.
Usa il suo veleno per neutralizzare e liquefare le prede. Il veleno del serpente bruno oliva di mare contiene infatti degli enzimi che colpiscono e distruggono i muscoli ed i nervi delle sue vittime per renderle più digeribili.
Questi serpenti marini hanno un carattere mite e docile ma si mostrano molto curiosi nei confronti degli esseri umani. Ovviamente mordono se vengono molestati, specialmente durante la stagione riproduttiva durante la quale gli attacchi alle persone sono più frequenti.
Veleno
Il veleno del serpente bruno oliva di mare è di tipo neurotossico, con un LD50 intravenoso pari a 0,15 mg/kg.
Questo veleno contiene inoltre delle miotossine che possono creare alterazioni ai muscoli.
Sintomi
Il morso di questo serpente marino generalmente non crea sintomi locali. Anche se c’è stato un trasferimento di veleno, solitamente nella zona del morso non sono presenti arrossamenti, lividi, vesciche o altri segni visibili. Anche il dolore è davvero minimo.
I sintomi sistemici si verificano entro 6 ore dal morso e prevedono:
- Mal di testa
- Nausea e vomito
- Dolore addominale e/o muscolare
- Diarrea
- Vertigini
- Collasso
- Convulsioni
- Paralisi agli arti
- Dolori articolari
- Vista annebbiata
- Palpebre cadenti
- Eccessiva salivazione
- Difficoltà nel deglutire e parlare
Se dopo 8 ore non si avverte alcun sintomo, molto probabilmente il veleno non è stato iniettato.
Il morso del serpente bruno oliva di mare può portare alla morte oppure non provocare alcun problema, dipende tutto dalla quantità di veleno iniettata.
Anche se non abbiamo dati certi sul tasso di mortalità a causa del morso di questo serpente marino, questo dovrebbe essere piuttosto basso, al di sotto del 3%.
Trattamento di Primo Soccorso ed Antidoto
Se si viene morsi da un Aipysurus laevis, dato che non possiamo valutare la gravità dell’avvelenamento, è bene recarsi immediatamente in ospedale.
Nel frattempo non tagliate o succhiate la ferita ed evitate di metterci creme o pomate. Praticate il prima possibile una fasciatura a pressione per rallentare la circolazione linfatica. Steccate l’arto colpito e cercate di tenerlo il più immobile possibile.
Esiste un antidoto contro il veleno dei serpenti di mare e deve essere somministrato in un ospedale. A seconda del livello di avvelenamento possono infatti essere necessarie dosi multiple, oltre al supporto della respirazione artificiale.
Riproduzione
L’ Aipysurus laevis è ovoviviparo, le uova si schiudono nel ventre materno ed i piccoli vengono alla luce vivi.
Le femmine di questa specie sono ricettive intorno al mese di ottobre, durante la primavera delle zone in cui vivono. Il corteggiamento prevede dei combattimenti tra maschi in acque libere.
La fecondazione è interna e gli embrioni si sviluppano in circa 6 mesi. I piccoli vengono alla luce in concomitanza con l’autunno, durante il mese di aprile.
Le nidiate prevedono dai 2 agli 8 piccoli che già alla nascita non necessitano di cure genitoriali. Più la femmina è anziana e maggiore sarà il numero di piccoli che darà alla luce.
I maschi raggiungono la maturità sessuale intorno al terzo anno d’età, mentre le femmine intorno al quarto o quinto anno. Le femmine si riproducono ogni 2 anni.
Il serpente bruno oliva di mare ha un’aspettativa di vita di oltre 15 anni.
Conservazione
I predatori naturali di questa specie sono gli squali ed i falchi pescatori.
Secondo la lista rossa IUCN, per quanto riguarda il rischio di estinzione, questo serpente marino desta minima preoccupazione. Tuttavia esistono molte minacce per il serpente bruno oliva di mare, legate soprattutto alla progressiva perdita ed al degrado crescente del suo habitat naturale.
I cambiamenti climatici stanno innalzando la temperatura degli oceani provocando la morte dei coralli vivi. Questo porta inevitabilmente ad una diminuzione dei possibili rifugi e delle prede per l’Aipysurus laevis.
Questa specie è inoltre terribilmente danneggiata dagli esseri umani, seppur in modo involontario. Le reti per la pesca a traino infatti, catturano moltissimi di questi serpenti marini che purtroppo nel 50% dei casi non riescono a sopravvivere ai danni derivanti dallo schiacciamento e dall’ annegamento.
Diffusione
Il serpente bruno oliva di mare vive nelle acque dell’Oceano Indiano orientale ed in quelle dell’Oceano Pacifico centro occidentale.
Nello specifico vive lungo le coste dell’Australia, dell’Indonesia, della Nuova Caledonia e di Papua Nuova Guinea.
Serpente bruno oliva di mare – Aipysurus laevis