Xibalbanus tulumensis
Lo Xibalbanus tulumensis, noto in precedenza come Speleonectes tulumensis, è un crostaceo velenoso che prende il nome dal luogo in cui è stato trovato. Questo animale infatti è stato rinvenuto nelle grotte di Tulum, un piccolo comune del Messico.
Photo Credit: Wikimedia Commons
È una delle 24 specie della classe Remipedia, tutte distribuite nei Caraibi, nelle Isole Canarie e nell’Australia occidentale.
È la prima specie conosciuta di crostaceo velenoso, rinvenuta per la prima volta nel 1987.
Aspetto
Lo Xibalbanus tulumensis ha un corpo allungato e snello che può raggiungere i 30 millimetri. È privo di occhi e di pigmento, per questo è di colore bianco. È dotato di piccole zampe o segmenti che aumentano con l’età e che usa per nuotare. Il numero massimo rilevato fino ad ora è di 36.
Habitat dello Xibalbanus tulumensis
Questo crostaceo vive nelle acque salmastre a basso contenuto di ossigeno presenti nelle grotte vicino al mare.
Alimentazione
La sua tecnica di alimentazione è unica tra i crostacei. L’animale infatti è dotato di un potente veleno che usa per compensare la mancanza di vista in un ambiente povero di nutrienti. In pratica questo piccolo animale acquatico inietta il suo veleno nelle prede per mezzo degli artigli anteriori che sono simili ad aghi ipodermici.
Il veleno, una volta iniettato nella preda, liquefa il contenuto corporeo delle prede, che di norma sono altri crostacei. Una volta liquefatto, il nutrimento viene risucchiato e ingerito dall’animale.
Veleno
Il veleno è simile a quello dei serpenti a sonagli e include enzimi digestivi e composti paralizzanti.
Riproduzione dello Xibalbanus tulumensis
È un crostaceo ermafrodita, questo significa che possiede entrambi i tipi di organi riproduttivi e può quindi produrre entrambi i gameti associati al sesso maschile e femminile.
Diffusione
Al momento questo minuscolo crostaceo è stato rilevato solamente nella penisola dello Yucatán in Messico.