Calabrone bianco
Il calabrone bianco, nome scientifico Dolichovespula maculata, è una specie di vespa appartenente alla famiglia Vespidae.
Non è un vero calabrone, questa specie è più strettamente legata alle yellow-jackets che ai calabroni.
Photo Credit: David Illig@Flickr
La vespa è conosciuta anche con il nome comune di calabrone dalla faccia calva, traduzione letterale dell’inglese bald-faced hornet. Questa curiosa definizione deriva dal fatto che nella lingua anglosassone il termine bald (calvo) deriva dalla parola piebald che significa “pezzato”.
Il calabrone bianco si chiama così per i caratteristici segni bianchi che presenta sul muso e per la colorazione in bianco e nero. Queste caratteristiche lo differenziano dai suoi congeneri per lo più gialli e neri.
Questa specie è stata descritta per la prima volta nel 1763 da Carlo Linneo nel Centuria Insectorum.
La Dolichovespula maculata è considerata un insetto positivo per gli esseri umani. Non solo impollina i fiori ma aiuta a controllare le popolazioni degli insetti dannosi per le nostre colture.
Aspetto
Il calabrone bianco è la specie più grande del genere Dolichovespula. Le operaie sono lunghe 1,2 – 1,4 cm, mentre le regine misurano 1,8 – 2,0 cm. I maschi sono generalmente più piccoli.
La Dolichovespula maculata presenta segni bianchi sul muso, sulle zampe, sul ventre e sull’addome. Il resto del corpo è nero e ha grandi occhi scuri. Le ali sono marroni, piegate longitudinalmente quando sono a riposo. Le grandi antenne sono evidenti. A causa delle loro dimensioni, forma e colorazione, queste vespe vengono talvolta scambiate per api.
Habitat
Il calabrone bianco vive nelle aree boschive e nella vegetazione delle aree urbane in zone temperate.
I nidi si trovano generalmente sugli alberi e nei cespugli, sospesi da terra ad altezze comprese tra i 30 cm e i 20 mt dal suolo.
Occasionalmente queste vespe costruiscono il loro nido anche sotto sporgenze rocciose o ai lati degli edifici.
Nidi e Comportamento
Come abbiamo già visto, i nidi del calabrone bianco sono sospesi dal suolo su alberi, cespugli o strutture artificiali. Hanno solitamente una forma sferica o a uovo, di colore grigio.
Questi nidi sono piuttosto grandi, possono misurare fino a 60 cm di altezza e 45 cm di larghezza. Vengono costruiti dalla regina in primavera che produce la maggior parte della prole. Il materiale per la costruzione del nido è composto da fibre di legno secco masticate e mescolate con saliva della regina. Una volta asciutto, questo materiale assomiglia molto nell’aspetto e nella consistenza alla carta.
L’interno del nido dispone di 3 o 4 livelli e contiene numerose celle esagonali simili a quelle del favo degli alveari. Un’apertura nella parte inferiore del nido consente alle vespe di entrare e volare fuori.
I nidi vengono costruiti ogni anno. Il nido abbandonato viene spesso distrutto dagli uccelli in cerca di cibo.
Il calabrone bianco vive in colonie. Nonostante le loro dimensioni di tutto rispetto, sono vespe meno aggressive di altre di dimensioni inferiori.
Come le altre vespe, i calabroni dalla faccia calva comunicano usando il tatto, la vista (possono vedere la luce ultravioletta), le sostanze chimiche chiamate feromoni e le vibrazioni delle ali. Si scambiano così informazioni sulla sicurezza del nido, su dove trovare il cibo e sulle varie mansioni da svolgere.
Questi animali sono veloci e agili in volo e hanno un pungiglione velenoso che usano per difendere se stessi e i loro nidi.
La Dolichovespula maculata subisce una metamorfosi completa. Le larve nascono dall’uovo, quindi passano attraverso diverse fasi di crescita. Una volta che le larve sono completamente mature, iniziano la fase di pupa. Durante questa fase, le pupe si trasformano finalmente in vespe adulte.
I calabroni bianchi vivono mediamente un anno.
Veleno del Calabrone Bianco
La Dolichovespula maculata diventa pericolosa quando gli umani si avvicinano troppo al suo nido, ad esempio se questo è costruito vicino a un’abitazione umana.
Queste vespe possono pungere ripetutamente perché il loro pungiglione è liscio e non si stacca con una sola puntura. Il veleno che iniettano è composto da sostanze alcaline, tra cui istamina, serotonina, bradichinina e ialuronidasi.
Quando si subisce una puntura del calabrone bianco, la zona colpita diventa rossa, gonfia e molto dolorante, con petecchie e necrosi cutanea.
I sintomi sistemici che ogni tanto possono capitare includono mal di testa, vertigini, vomito, dolori addominali, diarrea e aumento della pressione sanguigna.
Tutti questi sintomi però, solitamente scompaiono da soli entro poche ore o diversi giorni.
La cosa incredibile di questa specie è che, oltre ad iniettare veleno sottopelle, può spruzzarlo negli occhi degli intrusi. Il veleno in questo caso provocherà una lacrimazione immediata, forte dolore, arrossamento, gonfiore e una cecità temporanea. Purtroppo in alcuni casi può anche causare ulcere corneali.
Photo Credit: Lee Elliott@Flickr
Queste vespe sono molto pericolose per le persone allergiche, perché il veleno può causare shock anafilattico, coma, miocardite, epatite e insufficienza renale acuta. Nel caso dopo la puntura del calabrone bianco si verifichi orticaria, edema sistemico o sonnolenza bisogna raggiungere immediatamente un ospedale.
Alimentazione
Questa specie è onnivora, ed è una predatrice di insetti. Si nutre prevalentemente di artropodi, bruchi, mosche, afidi e altre specie di vespe. Raccoglie anche il nettare e il polline dalle piante in fiore e non disdegna la frutta.
Riproduzione
Ad aprile o maggio ogni regina seleziona un luogo adatto, costruisce un piccolo nido e inizia ad allevare delle operaie sterili. Queste hanno il compito di mantenere e ingrandire il nido, cercare il cibo e prendersi cura della prole.
L’ape regina ha il solo ruolo di deporre tutte le uova della colonia. Ogni volta che depone un uovo lo feconda grazie allo sperma immagazzinato nella spermateca. Qualche volta non feconderà le uova che, avendo solo la metà dei geni della regina o delle operaie, diventeranno dei maschi. Questi ultimi serviranno solo a fecondare le regine.
Una colonia matura sarà alla fine composta da una regina, 200/400 operaie sterili, uova, larve e pupe e, alla fine dell’estate, maschi e femmine riproduttive.
È proprio tra la tarda estate e l’inizio dell’autunno che nascono i maschi e le future nuove regine. La maggior parte delle regine di questa specie si accoppia una sola volta e i maschi muoiono dopo l’accoppiamento. Dopo aver immagazzinato lo sperma, le regine creano un nuovo nido e tutto ricomincia da capo.
Diffusione

Il calabrone bianco è distribuito nel Canada meridionale e negli Stati Uniti, ad eccezione delle parti più aride della regione delle Grandi Pianure.
Più precisamente, oltre che in Canada, possiamo trovarlo nel Nord Dakota, Sud Dakota, Nebraska, Kansas, Oklahoma, Texas, Wisconsin, Iowa, Illinois, Ohio, Missouri, Tennessee, Mississipi, Georgia, Florida, Virginia, New Jersey, Massachusetts, Carolina del Nord, Carolina del Sud, Indiana, Arkansas, Nuova Scozia, Washington, Oregon, California, Idaho, Utah, Montana, Wyoming, Colorado, New Messico, Delaware, Virginia, Virginia Occidentale, Pennsylvania, Maine, Vermont, Kentucky, New York e Alabama.
Calabrone bianco – Dolichovespula maculata