Cantaride, Mosca Spagnola – Lytta vesicatoria
La mosca spagnola, nome scientifico Lytta vesicatoria, è un coleottero appartenente alla famiglia Meloidae. Questo insetto è meglio noto con il nome di cantaride.
Photo Credit: Wikimedia Commons
La mosca spagnola era già conosciuta nell’antichità a causa della presenza della cantaridina nel suo corpo. Questo composto veniva usato come medicinale, come afrodisiaco ma anche come veleno.
La Lytta vesicatoria è un insetto con un corpo stretto e allungato che misura circa 2 cm di lunghezza. Il suo colore è verde metallico con riflessi dorati. La sua testa è cordiforme con al centro due lunghe antenne nere.
Il maschio della cantaride è più piccolo ma con un colore più intenso rispetto alla femmina.
Il suo nome scientifico deriva dal greco lýssa che significa frenesia, pazzia. Il termine vesicatoria invece significa che produce vesciche, proprio ad indicare gli effetti della cantaridina.
Habitat della Mosca Spagnola
La mosca spagnola vive su diverse piante tra i quali il frassino, il pioppo, l’acero e il sambuco. In caso di necessità, l’insetto può anche nutrirsi di foglie di ulivo. In questi casi però, la cantaride danneggia in modo irrimediabile i germogli degli ulivi che non riescono poi a svilupparsi in modo corretto.
La Lytta vesicatoria compare in estate sugli alberi sopra citati ai quali mangia le foglie. Questi insetti sono attivi nelle ore più calde della giornata. La loro presenza si avverte nelle vicinanze a causa del cattivo odore che emanano.
Riproduzione
La mosca spagnola si riproduce una sola volta all’anno. La femmina depone le uova fecondate a terra, solitamente nelle vicinanze dei nidi di Imenotteri Apidi, spesso di vespe. Le larve, quando misurano 2 millimetri, scalano una pianta in fiore e attendono l’arrivo di un’ape a cui poi si aggrappano.
In questo modo entrano nei nidi e divorano tutto quello che vi trovano. A giugno le cantaridi escono dai nidi a vanno sulle piante di cui si nutrono.
La cantaridina è prodotta solo dai maschi, le femmine però la ottengono dai maschi durante l’accoppiamento. La sacche di spermatozoi infatti contengono questo composto. Secondo alcuni studiosi questo viene considerato una sorta di dono nuziale.
Veleno
La cantaridina viene prodotta dai maschi della mosca spagnola a livello orale e viene emanato come fluido lattiginoso attraverso le articolazioni dell’insetto. Questo composto ha un LD50 di 0,5 mg/kg. Questo composto causa irritazione, vesciche, sanguinamento e altri disturbi.
Dosi eccessive della droga che si ricava dal veleno di questi coleotteri possono causare seri problemi e spesso la morte. Questo composto infatti corrode le mucose dell’organismo e causa sanguinamento gastrointestinale grave, necrosi tubulare acuta con conseguente disfunzione gastrointestinale e renale. Tale situazione porta all’insufficienza renale ad alla morte.
La droga si ricava dal corpo degli insetti adulti che vengono prima essiccati e poi polverizzati. La polvere frantumata è di un colore che varia dal giallo-marrone al marrone-oliva con riflessi iridescenti, ha un odore sgradevole ed è amara al gusto.
Questo sostanza prodotta dalla mosca spagnola ha anche un effetto simile al Viagra ma è piuttosto doloroso. Ancora oggi esistono in commercio vari preparati afrodisiaci derivati dalla mosca spagnola.

In caso di assunzione orale eccessiva si hanno forti dolori addominali e gravi danni al tratto gastrointestinale. A questo si aggiunge un serio scompenso circolatorio e un severo e doloroso stato di priapismo. L’evento che causa l’arresto del cuore è una paralisi respiratoria.
La dose letale è tra i 10 ed i 60 milligrammi.
Anche in caso di contatto esterno la droga può causare seri avvelenamenti. Questo può avvenire già alla dose di 0,5-1 grammo di polvere. I sintomi, in questo caso, sono nausea, vomito, diarrea, dolori addominali e convulsioni.
Emblematica la storia del cuoco di Forlì che, nella speranza di passare una notte di fuoco con la sua compagna, è miseramente morto in mezzo ad atroci dolori. L’uomo ha infatti versato 3 cucchiaini di cantaride (circa 12 grammi), in una tazza di tè. Già dopo pochi minuti dall’assunzione, l’uomo ha avvertito lancinanti dolori all’addome che lo hanno poi condotto alla morte.
Non esiste infatti un antidoto in caso di assunzioni eccessiva della sostanza.
Curiosità
Oggi la cantaridina si trova nei prodotti per eliminare le verruche e per rimuovere i tatuaggi. Ovviamente in questi casi viene usata in piccolissime percentuali.
La cantaride e i suoi effetti sono noti fin dai tempi più antichi, soprattutto per quanto riguarda il suo uso contro l’impotenza. Ma la sostanza prodotta dalla Lytta vesicatoria divenne famosa anche come veleno. Ne è un esempio simbolico un caso del 1.600 dove la famosa Giulia Tofana la utilizzò per preparare un micidiale veleno.
La donna infatti fu considerata la prima assassina seriale in quanto aiutava le donne vittime di matrimoni sbagliati a sbarazzarsi dei loro mariti. Divenne famoso in quasi tutta Europa il suo preparato chiamato Acqua Tofana, un veleno insapore e inodore.
Per produrre la famosa polvere afrodisiaca, le cantaridi vengono raccolte in modo simile alle olive, ovvero scuotendo i rami delle piante con lunghi bastoni.
Diffusione Mosca Spagnola

La cantaride è diffusa principalmente in gran parte dell’Europa e in alcune regioni dell’Asia, Cina esclusa. Ecco nel dettaglio gli stati in cui è possibile incontrare la mosca spagnola.
Italia, Francia, Corsica, Spagna, Portogallo, Austria, Germania, Regno Unito, Irlanda, Polonia, Romania, Grecia, Turchia, Svizzera, Slovenia, Moldavia, Repubblica Ceca, Slovacchia, Albania, Serbia, Kosovo e Ungheria. La Lytta vesicatoria è presente anche in Norvegia, Svezia, Russia, Bielorussia, Kazakistan, Mongolia e Uzbekistan.
Mosca Spagnola, Cantaride – Lytta vesicatoria