Pulce del ratto Orientale
La pulce del ratto orientale, nome scientifico Xenopsylla cheopis, è un parassita molto pericoloso. Le sue prede preferite, come si evince dal nome, sono i roditori e in particolare il genere Rattus.
Delle quasi 2.500 specie di pulci conosciute in tutto il mondo, poche sono famose quanto la pulce del ratto orientale. Questa specie è meglio conosciuta come una delle portatrici del batterio della peste Yersinia pestis, che è stato responsabile dell’uccisione di quasi un terzo della popolazione umana d’Europa durante il Medioevo.
Secondo gli epidemiologi è il principale vettore di diverse altre patologie quali il tifo murino e la peste bubbonica.
La pulce fu individuata per la prima volta nel Sudan e nel 1903 gli fu dato questo nome in onore della piramide di Cheope.
Aspetto
La pulce del ratto orientale è di colore marrone ed è compressa lateralmente, ovvero appare appiattita da un lato all’altro. Un esemplare adulto misura generalmente 2-4 mm di lunghezza. Il lato superiore della testa, del torace e dell’addome sono coperti da setole, che sono orientate verso la schiena.
Le gambe sono molto lunghe rispetto al corpo e sono dotate di numerose ed evidenti spine che aiutano l’insetto a muoversi sull’ospite.
La testa è compatta e di aspetto simile a un elmo.
Un maschio e una femmina adulti hanno un aspetto molto simile. La pulce femmina però possiede una vistosa spermateca (contenitore dello sperma) nella parte posteriore dell’addome.
Habitat
La pulce del ratto orientale è una specie cosmopolita, con una distribuzione geografica generalmente coincidente con i suoi vari ospiti, ovvero ratti e altri piccoli mammiferi. Si presume che gli unici fattori limitanti per la distribuzione di questa specie siano la temperatura e l’umidità.
La Xenopsylla cheopis si trova raramente nelle zone fredde poiché richiede un clima tropicale/subtropicale per riprodursi. Le pulci sono diffuse in molte grandi città. Le specie di Rattus che si trovano tipicamente nei sistemi fognari delle città e in altri habitat correlati all’uomo, sono ospiti eccellenti per questa pulce. Anche i porti marittimi e le altre aree infestate dai topi sono habitat comuni per la pulce del ratto orientale.
Le temperature ottimali per la pulce sono intorno ai 27°C con un’umidità almeno del 70% per una buona deposizione delle uova. Le pulci sono parassiti nidicoli, ovvero vivono nel nido dell’ospite. Abbigliamento, letti e divani sono la casa perfetta per molte di queste pulci. Le pulci si attaccano all’ospite solo mentre succhiano il sangue, altre volte vivono libere nell’ambiente dell’ospite.
Durata della Vita
Un esemplare adulto può sopravvivere fino a 100 giorni a temperature comprese tra i 7 e i 10°. La loro durata massima della vita è di 376 giorni. Una lunga durata della vita aumenta i tassi di sopravvivenza, con conseguente maggiore possibilità di trasmissione di agenti patogeni.
Alimentazione
La pulce del ratto orientale si nutre di sangue, morde i ratti e altri mammiferi, compreso l’uomo. Dopo aver morso, le pulci succhiano il sangue da una pozza chiamata telmofagia, a differenza di altri insetti come le zanzare che si nutrono direttamente dal vaso sanguigno.
Ogni struttura dell’apparato boccale esterno è fatta in modo da favorire l‘aspirazione del sangue. Dopo che la pelle dell’ospite viene perforata, l’epifaringe entra nella ferita e inietta la saliva. La saliva contiene sostanze chimiche speciali, che impediscono la coagulazione del sangue dell’ospite. Il sangue viene dunque aspirato e un apposito organo nell’intestino scompone le sue cellule consentendo all’insetto di digerire il sangue.
Riproduzione
Il ciclo vitale delle pulci comprende 4 stadi: uovo, larva, pupa e adulto. Dopo essersi accoppiata con un maschio, la femmina è pronta a deporre le uova. Le uova di solito non si schiudono sugli ospiti, ma nei loro nidi poiché, come accennato in precedenza, le pulci sono parassiti nidicoli. Rispetto a quelle di altre pulci, le uova della Xenopsylla cheopis sono più grandi.
Il Morso della Pulce del Ratto Orientale
Oltre ad essere fastidiosa quando morde, la Xenopsylla cheopis è estremamente pericolosa. Pur non iniettando veleno, quando morde la pulce del ratto orientale è un vettore di bacilli della peste e l’agente del tifo murino.
Questo insetto trasporta anche la tenia di ratti e topi, Hymenolepis diminut (tenia del ratto) e funge da ospite intermedio per l’Hymenolepis nana (tenia del topo).
La trasmissione dell’agente patogeno avviene quando i batteri entrano nell’intestino della pulce e si moltiplicano rapidamente. Dopo aver morso l’ospite, il sangue di un ospite non infetto si mescola con i batteri nello stomaco della pulce. La pulce espelle di conseguenza il sangue infetto nella ferita, infettando un nuovo ospite.
Diffusione
La Xenopsylla cheopis vive in: Alaska, Stati Uniti, Brasile, Bolivia, Nuova Zelanda, Malesia, Indonesia, Thailandia, Cambogia, Birmania, Cina, Bangladesh, Pakistan, Iraq, Israele, Giordania, Egitto, Libia, Tunisia, Marocco, Mauritania, Nigeria, Angola, Madagascar, Mozambico, Tanzania, Kenya, Etiopia.
Più a nord la troviamo in: Russia, Bielorussia, Germania, Francia, Italia, Grecia, Spagna e Portogallo.
Pulce del ratto Orientale – Xenopsylla cheopis