Zanzara Tigre
La zanzara tigre, Aedes albopictus, è un insetto appartenente alla famiglia Culicidae. Anche se non è un vero e proprio insetto velenoso, la zanzara tigre può trasmettere pericolosi virus.
La zanzara tigre è originaria delle regioni tropicali e subtropicali. Ad oggi, a causa dei trasporti marittimi commerciali, si è diffusa un po’ in tutto il mondo.
L’ Aedes albopictus è presente anche in molte regioni europee. In Italia ha fatto la sua comparsa agli inizi degli anni ’90. Si pensa che sia arrivata nel nostro paese tramite carichi di copertoni usati, provenienti dagli USA.
Sebbene sia originaria di regioni con clima caldo ha dimostrato di sapersi adattare anche al freddo invernale dell’Italia settentrionale. In breve tempo infatti la zanzara tigre si è diffusa in molte altre regioni italiane dove tutt’ora è ben radicata.
Aspetto
La sua lunghezza massima è di 10 mm, il dorso è nero ed è solcato interamente da una striscia bianca. Tutto il corpo presenta strisce frastagliate bianche, quasi simili a dei puntini, su fondo nero. Le zampe alternano parti nere a parti bianche. La zanzara tigre deve il suo nome a questa caratteristica estetica che le conferisce un aspetto tigrato.
I maschi hanno dimensioni inferiori a quelle delle femmine, in genere sono più piccoli di un quinto. Come per le altre specie di zanzare, le antenne dei maschi sono più robuste e ricoperte da peluria. Gli occhi sono composti e separati uno dall’altro. Le ali sono trasparenti con piccole macchie bianche alla base. La femmina ha una proboscide più lunga rispetto al maschi che utilizza per succhiare il sangue.
Comportamento
A differenza della zanzara comune che è attiva dal tramonto all’alba, la zanzara tigre è diurna. Nelle regioni tropicali originarie invece, è attiva tutto il giorno.
A differenza della zanzara comune questo insetto è molto più aggressivo nei confronti dell’uomo. È anche più veloce nel pungere ed il suo volo è molto veloce, tanto che risulta difficile identificarla mentre è in volo. Oltre all’uomo, che è la sua preda preferita, punge anche uccelli ed altri mammiferi.
La sua vita dura in genere, 2-3 settimane.
Habitat
Durante le giornate calde estive le zanzare tigre cercano riparo nei pressi delle abitazioni. È facile trovarle nascoste nelle siepi, tra l’erba alta, nei cespugli e tra tutti i vegetali che possono offrire loro riparo dal sole. Qui attendono eventuali persone di passaggio per potersi nutrire di sangue. In mancanza di prede si muovono in un raggio di circa 100 mt, anche all’interno delle abitazioni, per procurarsi il loro pasto di sangue.
L’Aedes albopictus trascorre l’inverno sotto forma di uovo. L’uovo viene deposto in zone strategiche che in primavera verranno sommerse dall’acqua. In questo modo l’uovo potrà schiudersi e dare vita ad una nuova zanzara tigre. Uno dei luoghi più utilizzati dall’insetto sono le pareti dei tombini fognari. Qui, grazie alle precipitazioni primaverili, le uova vengono sommerse dall’acqua e possono così schiudersi.
Alimentazione
I maschi si nutrono di nettare e di succhi dolci prelevati dalle piante. Anche le femmine si nutrono di nettare ma allo stesso tempo hanno anche bisogno di sangue per nutrire le uova. In questo caso la loro fonte preferita è costituita dagli esseri umani.
Veleno
Anche se la zanzara tigre non è dotata di un vero e proprio veleno, può rappresentare un rischio per la salute. La sua puntura, che a volte può essere anche dolorosa, provoca gonfiore ed irritazione della pelle.
La causa principale del prurito è da imputarsi ad un composto anticoagulante che viene iniettato dalla zanzara. In caso di persone particolarmente sensibili, più punture di zanzara tigre possono scatenare reazioni allergiche importanti. In questi casi è d’obbligo l’intervento medico.
Il vero rischio però, sta nella diffusione dei virus. Si pensa che questo insetto possa essere il vettore di circa 20 virus. Tra questi citiamo la febbre gialla, la febbre dengue, il virus Zika, il virus del Nilo, la febbre Chikungunya ed alcuni tipi di encefalite.
Queste malattie nel nostro paese non esistono, per cui il rischio è molto remoto. Tuttavia con la facilità e la frequenza con cui avvengono gli spostamenti delle persone tra gli stati, non si può mai sapere. Nell’estate de 2007 infatti, a Ravenna l’insetto è stato responsabile di 200 casi di febbre Chikungunya.
Per quanto riguarda gli animali, nei cani e nei gatti può trasmettere la Dirofilaria immitis. Questa malattia provoca cardiopatia.
Come Punge la Zanzara Tigre
L’Aedes albopictus identifica le sue prede attraverso la vista e la rilevazione di alcune sostanze emesse dal corpo umano. La prima è l’anidride carbonica che emettiamo respirando. Le altre sostanze sono presenti sulla nostra pelle e sono l’acido lattico, l’ammoniaca, gli acidi grassi ed altri ancora.
Solitamente, per completare il suo pasto, la zanzara tigre morde più volte. Come abbiamo già scritto, non è solo l’uomo a fornirle il sangue necessario alla produzione delle uova.
La zanzara morde anche uccelli ed altri mammiferi. Questo comportamento aumenta il rischio della trasmissione di agenti patogeni come i virus. Un esempio è la dirofilariasi trasmessa dal cane ed il gatto all’uomo. Inoltre, rispetto alla zanzara comune, ha un rostro più lungo che le permette di pungere più facilmente attraverso i vestiti.
Riproduzione
Solitamente 3 giorni circa dopo il pasto di sangue, la femmina depone dalle 40 alle 100 uova. Queste, a differenza della zanzara comune, non vengono deposte direttamente sull’acqua, ma in luoghi dove poi arriverà l’acqua.
Le uova, grazie ad una grande adattabilità, possono sopravvivere durante i periodi freddi o di grande siccità. È poi sufficiente una piccola quantità d’acqua ed una temperatura mite, per permettere alle uova di schiudersi. In estate, quando le temperature sono particolarmente alte, il ciclo riproduttivo della zanzara tigre si completa in circa 7 giorni.
Qui di seguito un breve elenco di luoghi in cui l’Aedes albopictus, di preferenza, depone le uova.
- Pneumatici usati ed abbandonati
- Bottiglie vuote
- Sottovasi
- Tombini della fogna
- Grondaie otturate
- Luoghi che favoriscono piccoli ristagni d’acqua
- Sacchetti di cellophane che trattengono l’acqua durante le piogge
- Secchi
- Lattine
- Cavità degli alberi
- Incavi nelle rocce
Diffusione della Zanzara Tigre
La zanzare tigre è presente nei seguenti stati:
Europa: Italia, Spagna, Austria, Albania, Bosnia-Erzegovina, Belgio, Bulgaria, Croazia, Francia, Germania, Grecia, Repubblica Ceca, Georgia, Malta, Montenegro, Paesi Bassi, Romania, Serbia, Slovacchia, Slovenia, Svizzera e Turchia.
Asia: Giappone, Cina, Indonesia, Israele, Sri Lanka, India, Nepal, Myanmar, Filippine, Libano, Malesia, Siria, Bangladesh, Laos, Thailandia, Corea del Sud, Taiwan, Bhutan, Vietnam, Cambogia, Yemen e Nuova Zelanda.
Oceania: Australia.
Africa: Camerun, Algeria, Repubblica Centrafricana, Somalia, Guinea Equatoriale, Gabon, Madagascar, Nigeria, Kenya, Tanzania, Congo e Sudafrica.
America: Argentina, Caraibi, Bolivia, Colombia, Brasile, Barbados, Isole Cayman, Belize, Cuba, Costa Rica, Repubblica Dominicana, Trinidad, Guatemala, El Salvador, Haiti, Paraguay, Uruguay, Honduras, Messico, Panama, Nicaragua e Venezuela.
Stati Uniti: California, Arizona, Nuovo Messico, Texas, Louisiana, Mississippi, Alabama, Georgia, Florida, Oklahoma, Arkansas, Tennessee, Carolina del Sud, Carolina del Nord, Virginia, Pennsylvania, Colorado, Minnesota, Rhode Island, Ohio, Indiana, Illinois, Iowa, Kansas, Nebraska, New York, Vermont, Maryland, New Jersey, Maine, Delaware, New Hampshire, Massachusetts e Connecticut.
Zanzara Tigre – Aedes albopictus
Vedi anche: