Ragno Croce di Sant’Andrea – Argiope keyserlingi
Il ragno croce di Sant’Andrea, nome scientifico Argiope keyserlingi, appartiene alla famiglia Araneidae.
Photo Credit: Graham Winterflood@Flickr
Il nome scientifico della specie fu scelto per onorare l’ aracnologo Eugen von Keyserling.
Questo ragno è comunemente noto come ragno croce di Sant’Andrea, a causa della sua ragnatela. Su questa infatti, costruisce delle fasce di seta che formano le braccia di una croce a forma di X, simile a quella su cui si dice che sia stato crocifisso Sant’Andrea. Inoltre l’Argiope keyserlingi, quando sta fermo, posiziona spesso le sue zampe a coppie. In questo modo forma a sua volta una X, probabilmente per mimetizzarsi meglio sulla sua ragnatela.
Il ragno croce di Sant’Andrea è una specie che si è rivelata molto importante negli studi sull’ecologia e il comportamento dei ragni. Osservandolo infatti, gli scienziati hanno potuto studiare il dimorfismo sessuale, il ruolo dei feromoni nell’accoppiamento e la funzione e l’evoluzione delle ragnatele.
Aspetto del Ragno Croce di Sant’Andrea
La lunghezza del corpo del maschio misura dai 3 ai 4 millimetri mentre le femmine sono più grandi e oscillano tra i 10 e i 16 millimetri.
Il colore del maschio varia dal marrone al crema. Le femmine hanno il carapace argenteo con la parte superiore dell’addome a strisce argento, giallo, rosso e nero e due strisce longitudinali gialle nella parte inferiore.
Habitat
L’habitat naturale del ragno croce di Sant’Andrea sono i margini delle foreste pluviali o l’ingresso di foreste e brughiere. Tuttavia questi ragni si trovano comunemente anche in parchi e giardini suburbani, in particolare tra le foglie di una pianta specifica, la Lomandra longifolia.
D’estate è possibile scorgere questa specie anche nei giardini intorno alle case. È considerato un animale utile poiché tesse una ragnatela in grado di intrappolare insetti fastidiosi, come mosche e zanzare.
Ragnatele e Comportamento
La ragnatela dell’Argiope keyserlingi è larga generalmente dai 4 ai 5 cm e contiene spesso due linee di seta con una struttura più spessa. Queste linee sono visibili e formano una croce di Sant’Andrea, una riga verticale, delle spirali o un complesso motivo a zig zag che va verso il centro della ragnatela.
I ricercatori si sono interrogati a lungo sulla funzione di queste linee che sembrano quasi una decorazione. Inizialmente si era pensato che servissero semplicemente a rafforzare o stabilizzare la ragnatela. Recentemente invece, si pensa che questa particolare decorazione della ragnatela serva a catturare le prede più facilmente o ad evitare i predatori.
È curioso notare che questi ragni, qualunque sia il design della loro ragnatela, rimangono per la maggior parte del tempo al centro di essa. Quando le linee formano una croce, il ragno ci posiziona esattamente le zampe sopra. Questo comportamento induce alcune persone a suggerire che sia un trucco che il ragno croce di Sant’Andrea usa per dare l’impressione di avere zampe più lunghe.
Quando si sente minacciato, il ragno si lascia cadere dalla ragnatela per tentare la fuga. In alternativa scuote la ragnatela con tanta forza da farla apparire sfuocata, al fine di confondere i predatori.
Pericolosità del Ragno Croce di Sant’Andrea
Questa specie non è aggressiva e il loro morso è considerato a basso rischio per l’uomo. Nonostante sia un aracnide molto diffuso, sono stati registrati pochissimi morsi sugli esseri umani.
L’Argiope keyserlingi potrebbero mordere solo nel caso in cui venisse maneggiato. Tuttavia, questi ragni non hanno alcun interesse a mordere gli umani se non a scopo di difesa.
Anche se possono spaventare chi non li conosce per il loro aspetto, il loro veleno non è considerato un serio problema medico per l’uomo. Chi è stato morso ha sperimentato soltanto lievi dolori localizzati alla zona colpita.
Tecnica di Caccia e Dieta
Quando la preda viene intrappolata nella ragnatela, il ragno lancia delle ampie fasce di seta bianca per immobilizzarla. A questo punto ruota rapidamente la preda per stringere la legatura per poi somministrare il morso fatale. Quando il ragno è troppo piccolo per essere in grado di ruotare la preda, gli corre intorno lanciandole addosso la seta.
Il ragno croce di Sant’Andrea si nutre di mosche, zanzare, falene, farfalle, scarafaggi e api.
Photo Credit: James Niland@Flickr
Riproduzione
L’accoppiamento avviene tra l’estate e l’inizio dell’autunno. Durante i mesi estivi non è raro vedere più maschi sulla ragnatela delle femmine ricettive.
Dopo l’accoppiamento, la femmina depone le uova in un sacco costruito appositamente e fissato alla ragnatela. Il sacco è composto da più strati di seta e progettato per proteggere il suo contenuto da danni.
Il sacco contiene tra le 400 e le 1.400 uova.
Anche se le uova si schiudono in autunno inoltrato, i piccoli svernano nel sacco ed emergono durante la primavera.
Conservazione
L’Argiope keyserlingi è predato dalle mantidi, dalle vespe e dagli uccelli.
Non essendo presente nella lista rossa IUCN, non è considerato a rischio di estinzione.
Diffusione
Il ragno croce di Sant’Andrea vive in tutta l’Australia, in particolare nella zona orientale, che comprende il Queensland, New South Wales e Victoria.
Ragno croce di Sant’Andrea – Argiope keyserlingi