Ragno della Sabbia a Sei Occhi
Il ragno della sabbia a sei occhi, nome scientifico Sicarius hahni, è un aracnide di medie dimensioni che vive soprattutto nei deserti sabbiosi. Appartiene alla famiglia Sicariidae, genere Sicarius.
Il suo corpo misura dagli 8 ai 15 millimetri, con le gambe arriva a 50 mm. A causa della sua conformazione appiattita viene anche chiamato il ragno granchio a sei occhi. Il nome deriva dal fatto che, a differenza della maggior parte dei ragni, questo dispone di tre paia di occhi invece che quattro.
Questo aracnide ha il corpo ricoperto di sottili peli chiamati in gergo setole. Queste servono a trattenere minuscoli granelli di sabbia che il ragno utilizza per mimetizzarsi anche quando non è sepolto. Questo ragno ha infatti l’abitudine di mimetizzarsi tra la sabbia, soprattutto per cacciare.
È un ragno timido che quando può rifugge il confronto, morde solo quando viene costretto. Può vivere fino a 15 anni.
Habitat del Ragno della Sabbia a Sei Occhi
Vive principalmente nelle zone desertiche del Sud Africa. A differenza di altri tipi di ragno, il Sicarius hahni non scava tane ma si seppellisce sotto alla sabbia.
Dieta
Si nutre principalmente di insetti ed anche di scorpioni. Per cacciare si nasconde sotto alla sabbia dove aspetta pazientemente anche per lungo tempo. Quando una preda gli passa nelle vicinanze la uccide iniettandole il veleno con un morso. Dopo, con calma la divora.
Questo genere di ragni non ha bisogno di mangiare molto frequentemente. Il ragno della sabbia a sei occhi può stare senza mangiare ne bere anche per alcuni mesi.
Veleno
Tra tutti i ragni possiede il veleno più potente in assoluto. Il suo valore LD50 è di 0,004 mg/Kg. Fortunatamente è un ragno molto timido, i morsi nei confronti dell’uomo sono rarissimi. Ci sono solo due casi documentati (uno è incerto), in cui un uomo è morto e l’altro ha subito un’amputazione.
Gli studi tossicologici sul veleno hanno rivelato una componente emolitica ed una necrotica. In pratica il morso del ragno della sabbia a sei occhi provoca gravi emorragie e necrosi dei tessuti. Il morso è stato testato sui conigli che sono deceduti entro 5-12 ore dal morso.
A differenza degli altri ragni velenosi, per cui esiste l’antidoto, per il Sicarius hahni non esiste nessun antidoto. In genere, per il morso degli altri ragni, esiste l’antidoto e ci si può riprendere completamente. Chi ha la sfortuna di ricevere il suo morso invece, o muore o ne esce gravemente menomato.
Fortunatamente, come scritto sopra, raramente le persone entrano in contatto con questo animale. Anche quando capita, difficilmente il ragno morde un essere umano.
Il processo per la produzione del veleno è dispendioso in termini di energia ed il ragno preferisce conservarlo per uccidere le prede. Inoltre, quando morde, non sempre inietta veleno, spesso i suoi morsi sono a secco.
Riproduzione
Il ragno della sabbia a sei occhi si riproduce deponendo uova avvolte in strati di ragnatela, chiamati sacche di uova.
Anche in questo caso l’accoppiamento è preceduto da complessi rituali prima che il maschio possa fecondare la femmina.
Come nel caso della vedova nera, anche il maschio del Sicarius hahni deve affrettarsi ad allontanarsi dopo l’accoppiamento. Il rischio è quello di venire divorato dalla femmina.
Diffusione del Ragno della Sabbia a Sei Occhi
Il ragno della sabbia a sei occhi è presente in Sud Africa ed in Sud America.
Ragno della Sabbia a Sei Occhi – Sicarius hähni