Ragno vespa – Argiope bruennichi
Il ragno vespa, nome scientifico Argiope bruennichi, è un ragno molto comune in Italia. È conosciuto anche con i nomi di ragno tigre, argiope fasciata e ragno zebra per via della sua particolare colorazione.
Il ragno vespa appartiene alla famiglia Araneidae e al genere Argiope, come il ragno croce di Sant’Andrea. Il nome della specie è un omaggio allo zoologo danese M. T. Brünnich.
Dell’ Argiope bruennichi esiste una sola sottospecie attualmente riconosciuta, l’ Argiope bruennichi nigrofasciata.
Nella lista rossa IUCN questa specie desta minima preoccupazione di estinzione.
Aspetto del Ragno Vespa
L’ Argiope bruennichi mostra un notevole dimorfismo. Le femmine di questa specie hanno una lunghezza compresa tra 1,5 e 2 cm. Presentano delle caratteristiche striature trasversali bianche, gialle e nere che ricordano quelle delle vespe o delle tigri. Il ventre è di colore nerastro, con strisce gialle. Secondo gli studiosi, i colori accesi servirebbero al ragno più per attirare gli insetti che per mimetizzarsi nell’ambiente circostante.
Il cefalotorace è bianco con riflessi argentati, e ha un aspetto vellutato. Le zampe sono lunghe e ricoperte di piccoli aculei e fanno raggiungere alle femmine una dimensione complessiva di circa 5 cm. Il colore sulle zampe è chiaro nella zone del femore, con degli anelli neri molto marcati sugli altri segmenti.
Gli esemplari maschi sono invece molto più piccoli, con una lunghezza media compresa tra i 4,5 e gli 8 mm. Il loro addome è più affusolato e non presentano la sgargiante colorazione delle femmine. La loro livrea è molto meno vistosa, nelle tonalità del marrone e bianco.
Le ragioni di questa grande differenza tra i sessi hanno una funzione evolutiva. Riguarda l’accoppiamento e il cannibalismo delle femmine nei confronti dei maschi dopo la copulazione.
Habitat del Ragno Vespa
Il ragno vespa riesce ad adattarsi in quasi tutti gli habitat. L’unica costante necessaria è la presenza di uno spazio sufficiente per costruire la sua ampia ragnatela.
Predilige comunque le praterie, le brughiere, i terreni agricoli e i boschi, sia in prossimità dell’acqua che in luoghi aridi vicino a litorali sabbiosi.
È possibile trovarlo anche nelle abitazioni di campagna, specie se abbandonate, e perfino nei giardini nei pressi delle aree urbane.
Ragnatela e Comportamento
L’ Argiope bruennichi è un animale diurno, attivo di giorno. Per cacciare le sue prede costruisce una ragnatela della misura di oltre 30 cm. Di solito la posiziona nell’erba o tra gli arbusti, poco sopra il livello del suolo, mai oltre al metro di altezza.
La ragnatela del ragno vespa è molto particolare. È di forma orbicolare (simile al cerchio) e presenta dai 19 ai 41 raggi. Per costruirla l’aracnide aspetta l’alba o il tramonto ed impiega all’incirca un’ora.
La zona centrale presenta un caratteristico decoro a zig-zag, chiamato stabilimentum. La funzione di questa decorazione sulla ragnatela è incerta, sebbene possa essere quella di attirare gli insetti. Un’altra teoria sostiene che lo stabilimentum serva semplicemente a rafforzare la ragnatela.
Questo aracnide staziona sempre al centro della tela, con le zampe distese a coppie. L’ Argiope bruennichi non costruisce ripari ai lati della ragnatela come altri ragni e non si nasconde nelle ore notturne. Si sposta soltanto a causa degli agenti atmosferici sfavorevoli o dei predatori.
Il ragno vespa non è considerato aggressivo. Quando si sente minacciato resta comunque al centro della tela, facendola però oscillare molto velocemente, per circa 20/ 30 secondi. Sceglie la fuga solo se la sua tecnica di difesa risulta inefficace.
Veleno del Ragno Vespa
Il veleno del ragno vespa ha una composizione atipica rispetto ai veleni degli altri aracnidi. La percentuale principale è composta da proteine ad alto peso molecolare. In questo veleno è stato anche riscontrato un sottoinsieme di tossine potenzialmente nuove, simili ai neuropeptidi.
Il morso di questa specie è molto doloroso, anche se gli effetti del veleno sugli esseri umani sono molto blandi.
I sintomi più comuni ricordano quelli influenzali e scompaiono da soli nell’arco di qualche ora.
Il dolore è causato più che altro dalla forte stretta dei cheliceri che possono anche causare un arrossamento nella zona interessata.
Alimentazione
Quando una preda resta impigliata nella sua ragnatela, il ragno vespa la avvolge velocemente nella seta. La preda viene quindi morsa e le viene inoculato il veleno attraverso i potenti cheliceri del ragno.
Il veleno la paralizza e gli enzimi dei succhi digestivi che il ragno le inietta ne dissolvono le carni. In questo modo, l’Argiope bruennichi riesce a cibarsi facilmente di cavallette, ditteri, coleotteri, farfalle, falene, mosche e api. Un ragno di questa specie può mangiare fino a quattro cavallette al giorno.
Riproduzione e Cannibalismo
In Italia, l’accoppiamento del ragno vespa avviene tra agosto e settembre. Dato che i maschi sono molto più piccoli delle femmine, riescono a raggiungerle attraverso la ragnatela senza essere rilevati. Dopo l’accoppiamento, il maschio rischia di essere mangiato dalla sua compagna.
Proprio per ridurre questo rischio, spesso i maschi sostano nelle vicinanze della ragnatela di una femmina in attesa che questa completi la sua muta finale. In quel momento infatti, la femmina raggiunge la maturità sessuale e, allo stesso tempo, i suoi cheliceri resteranno morbidi per breve tempo. Questo permetterà al maschio di accoppiarsi senza che il pericolo di essere mangiato sia troppo elevato.
Spesso, nel tentativo di fuga e per aumentare le possibilità di avere una discendenza, il maschio spezza il suo organo copulatorio e lo lascia all’interno della femmina. Forma così un’ostruzione che non permette ad altri maschi di fecondarla.
Dopo 3 settimane dalla fecondazione, la femmina inizia a costruire da 1 a 3 sacche di seta nella vegetazione presente intorno alla sua ragnatela. Ogni sacca può arrivare a contenere 400 uova, misurando fino a 3 cm di diametro.
I piccoli vengono alla luce durante l’inverno ma restano nella sacca fino alla primavera successiva. Una volta usciti dalla sacca, resteranno sulla ragnatela fino alla prima muta. Successivamente si disperderanno anche grazie alla tecnica del ballooning.
Diffusione

Il ragno vespa vive in Europa, Africa e Asia.
Possiamo trovarlo in Albania, Algeria, Austria, Azerbaigian, Bielorussia, Belgio, Bosnia ed Erzegovina, Bulgaria, Croazia, Repubblica Ceca, Cina, Danimarca, Estonia, Egitto, Finlandia, Francia (compresa la Corsica), Gambia, Georgia, Giordania, Giappone, Germania, Grecia (anche a Creta), Ungheria, Iraq, Iran, Indonesia, Italia (comprese le isole), Israele, Lettonia, Liechtenstein, Lituania, Lussemburgo, Malta, Moldavia, Montenegro, Marocco, Paesi Bassi, Macedonia del Nord, Norvegia, Polonia, Portogallo, Romania, Russia, Serbia, Slovacchia, Slovenia, Siria, Spagna (comprese le Isole Baleari), Svezia, Svizzera, Thailandia, Tagikistan, Kirghizistan, Turkmenistan, Tunisia, Turchia, Ucraina, Uzbekistan, Vietnam, Kazakistan e Regno Unito.
Ragno vespa – Argiope bruennichi