Rospo delle canne – Rhinella marina

Rospo delle Canne – Rhinella marina

Il rospo delle canne, nome scientifico Rhinella marina, è un grosso anfibio velenoso appartenente alla famiglia Bufonidae. Dato che fa parte della famiglia Bufonidae è anche conosciuto con il nome di Bufo marinus.

Rospo delle canne - Rhinella marina

I nomi Rhinella marina e Bufo marinus fanno riferimento al mare perché esperimenti di laboratorio hanno dimostrato che i girini di questa specie riescono a tollerare concentrazioni saline nell’acqua del 15%, equivalenti a quella dell’acqua di mare.

Il rospo delle canne deve il suo nome comune al fatto che è stato largamente usato contro gli insetti parassiti delle canne da zucchero. Grazie al suo grande appetito, il rospo delle canne ha salvato moltissime piantagioni. Purtroppo però, l’enorme diffusione di questo anfibio ne ha fatto oggi una specie invasiva in molte regioni in cui è stato introdotto dall’uomo. La sua presenza infatti riduce drasticamente i predatori autoctoni che muoiono a causa delle tossine della Rhinella marina. E questo cambia i delicati equilibri della natura.

In Australia, ad esempio, l’invasione del rospo delle canne è una potenziale minaccia per il  41% degli serpenti elapidi ed il 70% dei serpenti colubridi.

Aspetto

Questa specie ha delle dimensioni ragguardevoli. La lunghezza media è compresa tra gli 8,5 ed i 15 cm. Le femmine sono più grandi dei maschi e l’esemplare più grande documentato misurava 24 cm. Nelle zone in cui la densità della popolazione di questi anfibi è più bassa, il rospo delle canne cresce maggiormente.

Il colore del corpo può essere grigio, giallino, rossiccio o marrone. Sul dorso possono essere presenti macchie marroni o nere  irregolari.  Il ventre è color crema e presenta a sua volta delle macchie.

La pelle ha un aspetto secco ed è ricoperto di verruche, gli esemplari giovani appaiono più lisci.

Questo anfibio velenoso presenta delle evidenti creste sopra agli occhi che scendono verso il muso. Le pupille sono orizzontali e le iridi dorate. Dietro ad ogni occhio è evidente la ghiandola parotoide. Nei giovani queste ghiandole non sono evidenti e questo corrisponde al fatto che sono solitamente meno tossici.

Le zampe hanno una base carnosa e non sono palmate.

Habitat

Il rospo delle canne vive sia negli ambienti tropicali che in quelli semi aridi.

Ama le foreste subtropicali, le praterie ed i boschi aperti. Nelle aree urbane è possibile trovare questi animali nei giardini e nei canali di scolo.

L’altitudine massima in cui riescono a sopravvivere questi anfibi è stata registrata in Venezuela, a 1.600 mt, ma cambia in base alla latitudine. Sopravvivono infatti in un range di temperatura compreso tra i 10 ed i 42 gradi.

Incredibilmente, la densità delle popolazioni della Rhinella marina nelle sue zone di origine è significativamente inferiore a quella che ha raggiunto nei luoghi in cui è stata introdotta dall’uomo.

Comportamento e Riproduzione

Il rospo delle canne adulto è un animale terrestre, entra nell’acqua dolce esclusivamente per riprodursi. È sia diurno che notturno, anche se per i lunghi spostamenti predilige la notte.

Risponde alle minacce secernendo veleno e gonfiando molto i polmoni. Questo gli permette di sollevare il corpo e di apparire molto più grande al potenziale predatore.

Una femmina depone tra le 8.000 e le 25.000 uova alla volta, legate in lunghe stringhe di gelatina nell’acqua. Queste stringhe possono raggiungere l’incredibile lunghezza di 20 mt!

Generalmente le uova si schiudono in due giorni ma, a seconda della temperatura, possono impiegarci da 14 ore ad una settimana. Maggiore è la temperatura e più velocemente i girini si svilupperanno all’interno delle uova. I girini hanno una lunghezza compresa tra i 10 ed 25 mm, sono uniformemente di colore nero e vivono sul fondo dello specchio d’acqua che li ospita. Sia le uova che i girini, se ingeriti, sono estremamente tossici.

La metamorfosi si attua entro 28 giorni dalla schiusa delle uova. Una volta diventati giovani rospi lasciano l’acqua per cercare riparo negli alberi cavi dai predatori e dalla disidratazione. Nel periodo compreso tra la metamorfosi e l’età adulta il rospo delle canne non è tossico, dato che non ha ancora sviluppato le ghiandole parotidee. In questo periodo del loro sviluppo quindi, questi anfibi sono estremamente vulnerabili. È stato stimato che soltanto lo 0,5% delle Rhinella marina raggiungono l’età adulta.

Raggiungono la maturità sessuale quando la loro lunghezza è compresa tra i 7 ed i 10 cm.

L’aspettativa di vita di questi animali in natura arriva fino a 15 anni. Un esemplare in cattività ha raggiunto l’età di 35 anni.

Veleno ed Effetti

Il rospo delle canne usa il suo veleno esclusivamente a scopo difensivo.

Il veleno viene secreto dalle ghiandole parotidee posizionate dietro agli occhi e da altre ghiandole distribuite sul corpo. Quando il rospo si sente minacciato, le ghiandole emettono un fluido bianco latte, la bufotossina, che ricopre tutto il dorso dell’animale, rendendolo velenoso.

I componenti della bufotossina sono letali per molti animali, sia selvatici che domestici. Sono state registrati anche dei decessi di esseri umani che avevano ingerito la pelle del rospo delle canne.

La bufotenina, uno dei componenti del veleno di questa specie, è considerata dalla legge australiana una droga di classe 1, come la cannabis e l’eroina. I suoi effetti sono infatti simili a quello di un leggero avvelenamento e comprendono le allucinazioni.

Gli effetti di questo veleno durano circa un’ora. Leccare uno di questi rospi per averne un effetto allucinatorio è tuttavia pericolosissimo e può causare gravi malattie e perfino la morte. Questo perché il rospo delle canne secerne nel suo veleno una piccola quantità di bufotenina ed una grande quantità di altre sostanze tossiche.

Alcuni sostengono che il rospo delle canne abbia un impatto pericoloso sugli esseri umani. Gli uomini che vivono nelle stesse zone di questi animali infatti, diventano spesso dipendenti dal loro veleno che viene leccato o fumato come una droga, nonostante la sua estrema pericolosità. Inoltre pare che questi anfibi velenosi stiano avvelenando con le loro tossine molte pozze d’acqua usate per il consumo umano.

Rospo delle canne - Rhinella marinaPhoto Credit: Brian Gratwicke @Flickr

Alimentazione

Questo anfibio per cacciare usa prevalentemente la vista, rileva infatti le prede in movimento. Solo in alcuni casi usa l’olfatto per localizzare il cibo.

Per quanto riguarda l’alimentazione, la Rhinella marina è un’opportunista, mangia qualsiasi cosa riesca a procurarsi. Per questo la sua dieta prevede una vasta quantità di prede.

Il rospo delle canne si nutre preferibilmente di lumache di terra e di millepiedi, scarafaggi, cavallette, formiche e piccoli topolini di campo. Non disdegna però altri anfibi, rettili, uccelli e persino pipistrelli. Questa specie mangia anche piante, cibo per cani ed avanzi dei pasti degli esseri umani.

Conservazione

Il rospo delle canne è predato quando è un girino oppure molto giovane, da alcune specie di caimano, di pesce gatto e di serpenti. I corvi australiani hanno imparato a rovesciare il rospo sulla schiena per riuscire a nutrirsi della sua carne senza ingerire le tossine. Le formiche Iridomyrmex purpureus sono immuni alle tossine della Rhinella marina. Contando sul fatto che il rospo resta immobile in attesa che il suo veleno faccia effetto sugli insetti, queste formiche riescono a ricoprirlo, ucciderlo e mangiarlo.

L’uomo cattura numerosissimi esemplari di questa specie per usarli come cavie da laboratorio. Il suo veleno viene usato per la ricerca nel trattamento di diversi disturbi alla salute. La sua pelle viene usata per confezionare oggetti di pelle e, essiccata, per essere fumata come una droga.

Il rospo delle canne, data la sua ampia diffusione, non è considerata una specie a rischio di estinzione.

Diffusione

Mappa diffusione Rospo delle canne - Rhinella marina
Mappa diffusione Rospo delle canne – Rhinella marina

Il rospo delle canne è originario del centro America. Nello specifico è una specie autoctona della Bolivia, Brasile, isole Cayman, isola di Anguilla, Colombia, Costa Rica, Ecuador, Guyana francese, Guyana, Perù, Suriname e Venezuela, comprese le isole di Trinidad e Tobago.

Questa specie è stata invece introdotta in Australia, Barbados, Repubblica Dominicana, Aruba, Fiji, Grenada, isole Antigua e Barbuda, Guadalupa, Guam, Haiti, Giamaica, Giappone, Martinica, Mauritius, Montserrat, Isole Marianne, Papua Nuova Guinea, Filippine, Porto Rico, Saint Kitts e Nevis, Santa Lucia, Saint Vincent e Grenadine, Isole Salomone, Taiwan ed Isole Vergini.

Il rospo delle canne è stato introdotto anche negli Stati Uniti, in Florida, alle Hawaii ed in Texas.

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