Colubro lacertino – Malpolon monspessulanus

Colubro lacertino – Malpolon monspessulanus

Il colubro lacertino, nome scientifico Malpolon monspessulanus, è un serpente velenoso appartenente alla famiglia Lamprophiidae.

Colubro lacertino - Malpolon monspessulanus

Il colubro lacertino è anche conosciuto con il nome di colubro di Montpellier e Montpellier snake. Non a caso il nome della specie monspessulanus è una latinizzazione del nome Montpellier, una città situata nel sud della Francia.

Oltre al Malpolon m. monspessulanus esistono 3 sottospecie: M. m. insignitus, M. m. fuscus e M. m.saharatlanticus, quest’ultima descritta solo nel 2006.

Il colubro lacertino è uno dei pochi colubridi velenosi e la specie più grande presente in Europa di serpente opistoglifo.

Aspetto

Il colubro lacertino è un serpente piuttosto grande. La sua lunghezza media è di 1,30/1,80 mt. Sono però stati documentati esemplari con una lunghezza di 2,20 mt. In questa specie i maschi sono molto più grandi delle femmine. Il peso può arrivare a 1,5 kg.

Il corpo è snello e cilindrico e si assottiglia moderatamente verso la coda. Il colore del dorso è piuttosto uniforme e varia dal verde al marrone fino al grigio. Le squame dorsali sono lisce, con una leggera depressione al centro, quelle ventrali sono grandi.

La testa è stretta ed allungata, poco distinta dal corpo, con un muso appuntito. Le squame encefaliche si estendono sopra agli occhi, formando una sorta di sopracciglia e creando un piccolo avvallamento al centro della testa.

Gli occhi sono grandi, con pupille rotonde. Anche la bocca è piuttosto grande, con molti denti, tutti rivolti verso l’interno. I denti veleniferi sono posizionati nella mandibola superiore, in fondo, e misurano mediamente 3 o 4 mm.

Habitat

Questo serpente vive in zone aride o semiaride, con la preferenza per le praterie, i terreni sabbiosi o rocciosi ma con la presenza di cespugli. Tuttavia è possibile trovarlo anche nei boschi, nei campi coltivati, nei canneti, nei pressi dei fiumi e tra la vegetazione palustre.

Il colubro lacertino è stato avvistato fino a 2.200 mt di altitudine.

Comportamento

È un animale diurno, attivo cioè durante il giorno. Tende a diventare crepuscolare o addirittura notturno soltanto nei mesi più caldi. Quando non è attivo si rifugia nelle tane abbandonate di altri animali, ad esempio di topi e conigli. Resta nello stesso luogo per anni.

Il colubro lacertino si muove molto velocemente a terra, è un abile nuotatore e non ha problemi ad arrampicarsi su arbusti e piccoli alberi.

Ha un carattere mite e timido, tende a fuggire se si cerca di avvicinarlo. Davanti ad una minaccia, emette dei forti sibili ed appiattisce il collo in un piccolo cappuccio, quasi a voler imitare un cobra.

Se ha paura non esita a mordere ma, come vedremo, non rappresenta un pericolo per gli esseri umani.

Veleno

Il veleno del colubro lacertino è piuttosto debole, con un LD50 intravenoso pari a 6,5 mg/kg.

I denti veleniferi posizionati in fondo alla mandibola riducono la possibilità di iniettare veleno facilmente, soltanto i grandi esemplari ci riescono. Anche se questo accadesse, la bassa tossicità del suo veleno non permette a questo serpente di creare gravi danni agli esseri umani.

Anche se è comunque un serpente velenoso, gli eventi di morsi documentati agli uomini sono davvero pochissimi. In un caso una persona aveva inserito un dito direttamente nella bocca del colubro lacertino, a dimostrazione che per essere morsi da questa specie bisogna proprio impegnarsi!

Sintomi ed Antidoto

In caso di morso di un Malpolon monspessulanus i sintomi saranno prevalentemente locali. Si verificheranno dolore e gonfiore nella zona del morso che andranno a scomparire naturalmente con il passare delle ore.

In pochi casi possono verificarsi sintomi sistemici come mal di testa, nausea, vomito, dolore addominale, diarrea, vertigini, collasso o convulsioni.

Contro il veleno del colubro lacertino non esistono antidoti dato che non è un veleno letale. Per curare l’avvelenamento sarà sufficiente un trattamento sintomatico.

Alimentazione

Il colubro lacertino adulto si nutre principalmente di lucertole, altri serpenti, uccelli, piccoli mammiferi come topi e conigli. Gli esemplari giovani mangiano invece cavallette, scarafaggi ed altri grandi insetti.

Per le prede più piccole è sufficiente un morso per essere uccise. Le prede più grandi, nell’attesa che il veleno faccia effetto, vengono trattenute tra le fauci ed avvolte nelle spire del serpente. Una volta morte, le prede saranno ingoiate intere, a partire dalla testa.

Colubro lacertino - Malpolon monspessulanus

Photo Credit: Alexandre Roux@ Flickr

Riproduzione

Sulla riproduzione in natura del colubro lacertino non si conosce molto. Sappiamo che è oviparo e che depone le sue uova sotto un manto di foglie secche o nelle fessure nel terreno. Nelle zone più sabbiose le uova saranno invece deposte nelle tane abbandonate di altri animali, con lo scopo di proteggerle dalle intemperie, dal caldo eccessivo e dai predatori.

Il periodo in cui il colubro lacertino depone le uova è l’estate, di solito intorno alla metà di luglio.

Conservazione

Nonostante venga spesso ucciso dalle auto e dagli agricoltori e venga spesso tenuto in cattività dagli incantatori di serpenti, il Malpolon monspessulanus non è considerato a rischio di estinzione.

La popolazione di questi serpenti è presente in diverse aree protette ed è stabile e, in alcune zone, perfino in crescita.

Diffusione

Mappa diffusione Colubro lacertino - Malpolon monspessulanus
Mappa diffusione Colubro lacertino – Malpolon monspessulanus

Il colubro lacertino è molto comune in tutto il bacino del Mediterraneo ed è presente anche in Italia, nelle zone centrali e occidentali della Liguria, sull’Isola Gallinara ed a Lampedusa.

Oltre che in Italia, possiamo trovare Malpolon monspessulanus in Albania, Algeria, Armenia, Bosnia ed Erzegovina, Bulgaria, Croazia, Cipro, Egitto, Francia, Georgia, Grecia, Iran, Iraq, Israele, Giordania, Kuwait, Libano, Libia, Marocco, Portogallo, Arabia Saudita, Slovacchia, Spagna, Sudan, Siria, Tunisia e Turchia.

Colubro lacertino – Malpolon monspessulanus

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