Krait indiano – Bungarus caeruleus
Il krait indiano, nome scientifico Bungarus caeruleus, è un serpente molto velenoso appartenente alla famiglia Elapidae. Il krait indiano è conosciuto anche con i nomi di krait comune, bungaro comune e, in inglese, indian krait.
Questa specie è considerata uno dei quattro serpenti più pericolosi dell’India (i Big Four), insieme alla vipera di Russell, al cobra indiano e alla vipera rostrata.
Al momento non ci sono sottospecie conosciute dai ricercatori.
Aspetto
Il krait indiano è un serpente di medie dimensioni, molto elegante. La sua lunghezza media è di circa 90 cm ma può arrivare ai 180 cm. Il suo corpo è cilindrico e va assottigliandosi verso la coda che è corta ed arrotondata. I maschi sono generalmente più grandi delle femmine e possiedono code proporzionalmente più lunghe.
Le squame sono lisce e conferiscono a questo serpente un aspetto molto lucido.
Il colore del dorso può essere blu, nero, grigio, ceruleo o marrone scuro. Spesso presenta un’iridescenza blu. Ha dalle 40 alle 50 strisce bianche, gialline o grigie su tutto il corpo.
Nei serpenti giovani il motivo a strisce è ben delineato e visibile. Negli esemplari più anziani le strisce possono diventare con il tempo delle macchie indistinte oppure essere assenti.
Il ventre è lucido, di colore bianco o giallino.
La testa è piatta, ovale e poco distinta dal corpo. Il muso è corto, la lingua è rossa o rosata.
Gli occhi sono piuttosto piccoli, neri e con pupille rotonde.
Habitat
Il Bungarus caeruleus è riuscito ad adattarsi in una vasta varietà di habitat diversi. Preferisce vivere nei pressi delle fonti d’acqua quindi ama le zone umide.
È possibile trovarlo nelle foreste, nelle praterie, nei campi coltivati ma anche nei territori rocciosi, sia nelle zone di pianura che in quelle collinari. Sono stati trovati esemplari di questa specie fino a 1.700 mt di altitudine.
Purtroppo il krait indiano si trova anche nelle zone urbane e non è raro che si intrufoli nelle case, specie di notte. È facile trovare questo serpente velenoso nelle fattorie e nei giardini.
Solitamente durante il giorno si nasconde nelle tane dei topi o delle termiti, nelle crepe del terreno, sotto ai detriti o tra le pietre ed i mattoni.
Comportamento
Il krait indiano è un animale terrestre ma, quando ricerca prede o nascondigli, diventa un arrampicatore su superfici ruvide. Ama l’acqua ed è quindi anche un buon nuotatore.
Il Bungarus caeruleus è notturno, preferisce essere attivo e cacciare di notte dalla tarda sera al mattino presto. Di giorno questi animali sono timidi e piuttosto docili. Se vengono disturbati di solito si limitano a nascondere la testa fra le spire o a fuggire. Ovviamente se vengono manipolati c’è comunque il rischio di essere morsi.
Durante la notte diventano molto più vigili ed aggressivi, basta avvicinarli per sentire il loro forte sibilo di avvertimento e venire morsi. Se si sente minacciato, il Bungarus caeruleus protegge la testa nascondendola sotto al corpo appiattito, solleva la coda e si muove a scatti.
Quando morde solitamente mantiene la presa per iniettare alla vittima la maggior quantità di veleno possibile.
Veleno e Sintomi
Il veleno del krait indiano è neurotossico, influisce sul sistema nervoso inducendo la paralisi muscolare. È un veleno potente con un LD50 sub cutaneo pari a 0,325 mg/Kg.
Il morso di questo serpente è praticamente indolore, paragonabile alla puntura di una zanzara. Anche i sintomi locali sono trascurabili, con un gonfiore ed un rossore davvero minimi. Per questo purtroppo, chi ne è vittima tende a sottovalutarne la pericolosità. Eppure il veleno del krait indiano può uccidere un uomo adulto tra le 4 e le 8 ore dopo il morso. Se si tiene conto del fatto che questo rettile tende a mordere prevalentemente di notte, ci si rende conto che una persona può essere morsa e morire nel sonno senza neppure accorgersene.
I sintomi sistemici includono dolori addominali, vertigini, irrigidimento della muscolatura del viso, cecità momentanea, incapacità di parlare e paralisi progressiva.
La morte sopraggiunge per insufficienza respiratoria. Il tasso di mortalità per il morso non trattato del Bungarus caeruleus è altissimo, il 70-80 %.
Trattamento di Primo Soccorso ed Antidoto
Il morso del krait indiano è potenzialmente letale quindi è assolutamente necessario raggiungere un ospedale il prima possibile. Questo è imprescindibile anche se non si sente dolore e nella zona del morso non c’è nessun segno visibile.
Evitate di tagliare o succhiare la ferita e non metteteci sopra creme o pomate.
Praticate una fasciatura a pressione e steccate l’arto colpito come meglio potete, cercando di immobilizzarlo.
Contro il veleno del krait indiano esistono 4 antidoti polivalenti.
Alimentazione
Curiosamente, il krait indiano si nutre prevalentemente di serpenti, anche della sua stessa specie. Occasionalmente si nutre anche di piccoli mammiferi, roditori, rane, rospi e lucertole.
Gli esemplari molto giovani invece mangiano prevalentemente artropodi.
Riproduzione
Questo serpente velenoso è oviparo, depone cioè le uova.
Durante la primavera i maschi combatteranno tra loro per avere diritto all’accoppiamento che avviene durante l’estate.
Photo Credit: Wikimedia Commons
Tra marzo e luglio le femmine deporranno in una buca tra le 8 e le 12 uova e le veglieranno per tutto il periodo dell’incubazione. Queste si schiuderanno in circa 60 giorni, solitamente in concomitanza con la stagione dei monsoni.
Alla nascita i piccoli sono lunghi circa 25-27 cm e assomigliano in tutto e per tutto agli adulti.
Conservazione
Il Bungarus caeruleus viene ucciso indiscriminatamente dall’uomo per la paura che suscita. È spesso vittima di uccisioni stradali e viene cacciato per la sua carne e la sua pelle.
Nonostante questo, per il momento questa specie non è ritenuta a rischio di estinzione.
Diffusione

Il krait indiano vive in India, Pakistan, Sri Lanka, Afghanistan, Bangladesh e Nepal.
Krait indiano – Bungarus caeruleus