Serpente bruno orientale – Pseudonaja textilis

Serpente bruno orientale – Pseudonaja textilis

Il serpente bruno orientale, nome scientifico Pseudonaja textilis, è conosciuto anche con il nome di serpente bruno comune.

Serpente bruno orientale

Questo serpente appartiene alla famiglia Elapidae, e può essere confuso con lo Pseudonaja nuchalis e con lo Pseudechis australis.

Il serpente bruno orientale è il responsabile del maggior numero di decessi in Australia per morsi di serpente. È considerato il secondo serpente più velenoso al mondo, subito dopo il taipan dell’interno.

Aspetto

Questa specie ha una lunghezza media che si aggira tra i 110 cm e i 180 cm. La lunghezza massima registrata di un serpente bruno comune è di 240 cm.

Il colore è molto variabile. Di solito è di un bel marrone omogeneo ma può variare dal rossiccio pallido al nero, dall’arancio al giallo, dal grigio all’argento. Può presentare stisce e macchie. Spesso negli esemplari scuri, la testa può avere sfumature più chiare.

Il ventre può essere color crema, giallo o arancione e presentare macchie rosa-arancio, marroni o grige.

Le squame hanno un aspetto liscio e leggermente lucido. Gli occhi sono di medie dimensioni ed ombreggiati da una cresta. L’iride è solitamente arancione,  bordata di nero e la pupilla è rotonda.

Rispetto agli altri serpenti appartenenti alla stessa famiglia, il serpente bruno orientale ha dei denti molto piccoli, di circa 3 mm.

Comportamento

Pseudonaja textilis
Foto: John Tann @Flickr

Lo Pseudonaja textilis è un serpente diurno, è cioè attivo durante il giorno. Nella stagione più calda può tuttavia andare in cerca di cibo fino al tardo pomeriggio o la prima serata. La stagione in cui è più probabile incontrarlo è la primavera. Il serpente bruno orientale è tuttavia attivo anche nelle giornate invernali miti. È sufficiente che le temperature superino i 14°.

Purtroppo questa specie tende ad avvicinarsi molto ai centri abitati, quindi è il serpente che più di qualsiasi altro si rischia di incontrare.

Il serpente bruno comune è conosciuto per essere molto veloce e piuttosto aggressivo. Se può cerca di fuggire o di restare immobile, nella speranza di non essere visto. Se però si trova con le spalle al muro, attacca senza alcuna esitazione. Può perfino capitare che insegua le sue vittime nel tentativo di morderle.

Quando si trova davanti un intruso può reagire in due modi.

Se si sente solo lievemente infastidito solleva la testa e la parte anteriore del corpo in modo parallelo al terreno e tiene la bocca chiusa.

Se invece si sente in pericolo, tiene alta la parte anteriore del corpo, formando una specie di S in verticale e spalanca la bocca.

In entrambi i casi il rischio di essere morsi è altissimo.

È inoltre interessante sapere che la distanza di sicurezza da serpenti appartenenti a questa specie varia a seconda della loro temperatura corporea. Un serpente bruno orientale con una temperatura corporea al di sotto dei 24° è più tollerante di uno con una temperatura superiore.

Habitat

Pseudonaja textilis - Serpente bruno orientale

Lo Pseudonaja textilis sembra preferire i paesaggi aperti come le praterie, i boschi, le brughiere ed i terreni agricoli. Non si trova invece nei luoghi umidi come le foreste pluviali, o in quelli troppo aridi e senza coperture come i deserti.

Quando sono inattivi, questi serpenti si rifugiano nelle tane abbandonate da altri animali, sotto grossi sassi e nelle crepe profonde. Purtroppo non è raro trovarli anche nei luoghi abitati dall’uomo, sotto lastre di ferro, materiali edili etc.

Nello stesso rifugio è possibile trovare anche due esemplari di questa specie.

Il veleno dello Pseudonaja textilis

Il veleno del serpente bruno orientale ha un LD50 pari a 0,036 mg/Kg.

La quantità di veleno prodotta dipende molto dalla dimensione del serpente bruno comune, ma di solito con un morso ne inietta circa 4 mg. Anche se sembra una quantità minima, bisogna tenere conto del fatto che è un veleno estremamente tossico.

Il veleno di questi esemplari è neurotossico, provoca cioè paralisi. Contiene anche alcune sostanze che interferiscono con la coagulazione del sangue.

Il morso inizialmente non provoca alcun dolore ma i sintomi sono subito evidenti. Di solito si inizia con la diarrea e le vertigini e si rischiano convulsioni, collassi, paralisi, insufficienza renale ed arresto cardiaco.

Senza appropriate cure mediche un morso può essere fatale.

Fortunatamente però, lo Pseudonaja textilis per difendersi usa spesso morsi a secco, non iniettando il suo veleno. Il tasso di mortalità senza alcun intervento medico per i morsi di questo serpente oscilla tra il 10% ed il 20%. Una percentuale quindi piuttosto bassa se confrontata con le potenzialità mortali di questo veleno.

Trattamento di Primo Soccorso e Antidoto

Come per tutti i serpenti australiani, in caso di morso del serpente bruno orientale, il trattamento migliore in attesa di soccorsi è l’immobilizzazione a pressione. È necessario bendare in modo stretto l’arto colpito, possibilmente steccarlo, evitando che questo si muova. La fasciatura non deve però inibire la circolazione sanguigna, quindi bisogna evitare i lacci emostatici.

Nel caso si venga morsi al torace è comunque bene usare una fasciatura stretta senza però limitare il movimento.

È necessario recarsi in ospedale il prima possibile. L’antidoto infatti, deve essere somministrato lentamente per via endovenosa. Ogni flaconcino di antitodo necessita dai 15 minuti alla mezz’ora per essere assorbito correttamente.

Alimentazione

Pseudonaja textilis - Serpente bruno orientale

Lo Pseudonaja textilis mangia rane, mammiferi, uccelli, topi, uova e rettili. È un serpente cannibale, mangia altri serpenti, anche appartenenti alla sua stessa specie. Il serpente bruno comune, se di grandi dimensioni, predilige comunque le prede a sangue caldo.

Questa specie caccia in modo attivo andando alla ricerca delle prede, anche nei loro nascondigli. Per uccidere le sue vittime utilizza sia il veleno che la costrizione.

Accoppiamento e Riproduzione

L’accoppiamento avviene in primavera. Per potersi accoppiare i maschi eseguono un combattimento rituale che può durare più di mezz’ora. Lottando tra loro si intrecciano, cercando di spingere il rivale verso il basso. Il vincitore non soltanto si accoppierà con le femmine delle zona ma controllerà anche il territorio.

Questa specie è ovipara. La femmina all’inizio dell’estate depone mediamente dalle 10 alle 25 uova. Per schiudersi impiegheranno da 36 a 95 giorni, a seconda della temperatura ambientale. In condizioni favorevoli una femmina può deporre più volte le uova nell’arco di una stagione. Tutti i piccoli hanno le strisce sulla testa e sul collo, anche se possono avere colori diversi, anche all’interno della stessa covata.

Il serpente bruno orientale vive circa 7 anni.

Conservazione

Nonostante in fondo aiutino l’agricoltura uccidendo un grande numero di topi, gli Pseudonaja textilis sono continuamente uccisi dagli agricoltori. Moltissimi di questi serpenti vengono uccisi sulle strade, anche intenzionalmente. Hanno anche diversi predatori naturali come ad esempio il serpente Pseudechis australis, immune al loro veleno.

Nonostante questo, per il momento, non è una specie a rischio estinzione.

Diffusione dello Pseudonaja textilis

Il serpente bruno orientale è diffuso in tutta l’Australia orientale, dal nord del Queensland al sud Australia. La presenza di questa specie è stata segnalata anche nel Territorio del Nord centrale ed occidentale.

Lo Pseudonaja textilis vive anche a Papua, in Nuova Guinea e nella parte confinante dell’ Indonesia.

Diffusione
Diffusione Pseudonaja textilis – Serpente bruno orientale

Serpente bruno orientale – Pseudonaja textilis

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