Serpente Jararaca – Bothrops jararaca
Il serpente jararaca, nome scientifico Bothrops jararaca, appartiene alla famiglia Viperidae ed è piuttosto pericoloso per gli esseri umani. Le specie di serpenti velenosi appartenenti al genere Bothrops sono quelle che mietono più vittime in assoluto in Sud America.
Questo accade soprattutto per la larga diffusione del serpente jararaca. Dato che le possibilità di incontrarlo sono molto alte, il numero dei suoi morsi agli umani è notevole.
Il nome di questa specie, che è anche il nome comune di questo serpente velenoso, deriva dalle lingue Tupi. Jararaca infatti, deriva dai termini Tupi yarará e ca che significano letteralmente grande serpente.
Grazie allo studio del veleno del serpente jararaca sono stati sviluppati i farmaci ACE-inibitori. Sono usati contro l’ipertensione e l’insufficienza cardiaca congestizia.
Al momento non si conoscono sottospecie del Bothrops jararaca.
Aspetto
Il Bothrops jararaca ha un corpo sinuoso e snello. La lunghezza media è di 60 cm, ma ci sono esemplari che raggiungono una lunghezza di 1,60 mt. Le femmine sono solitamente più grandi e più pesanti dei maschi.
Il colore di fondo può variare dal marrone al giallo, dal grigio al verde oliva. Sui fianchi sono presenti dei motivi trapezoidali o triangolari di colore scuro con l’apice sulla linea vertebrale del dorso. Questi motivi sono spesso contornati da zone più chiare e possono assumere delle forme irregolari e confuse.
Il colore del ventre è solitamente più chiaro, giallo, verdino o grigio. Negli esemplari giovani la punta della coda è bianca.
La testa del serpente jararaca è larga e piatta, ben distinta dal collo. È solitamente marrone con delle strisce scure che partono da dietro gli occhi e percorrono tutta la testa.
Gli occhi sono di medie dimensioni, color oro o verdi, con reticolazioni scure. La pupilla è ellittica e verticale.
La coda ha dimensioni medie, la lingua è nera.
Comportamento
Il serpente jararaca è un animale prevalentemente notturno. Durante il giorno è possibile incontrarlo nascosto sotto il fogliame oppure sugli alberi. Gli esemplari giovani passano molto tempo sugli alberi, quelli adulti invece sono prevalentemente terrestri.
Il picco massimo della loro attività si registra nei mesi più caldi e piovosi.
I Bothrops jararaca sono dei predatori incredibili. Hanno occhi dotati di visione binoculare, un olfatto acutissimo e degli organi che permettono loro di rilevare il calore e la distanza esatta delle prede. Tra gli occhi e le narici possiedono infatti dei sensori che rilevano l’intervallo della lunghezza d’onda delle radiazioni infrarosse.
Gli esemplari giovani, che hanno la punta della coda bianca, la usano per cacciare. Dato che assomiglia ad una larva, la muovono su e giù lasciando il resto del corpo immobile. In questo modo le loro prede vengono attratte e di conseguenza uccise.
Il Bothrops jararaca usa 2 diversi metodi di uccidere le sue prede. Con gli animali più grandi tende a mordere ed a ritirarsi, in attesa che la preda muoia avvelenata, per poi mangiarla con calma. Con le prede più piccole, abituali, mantiene il morso senza ritrarre i denti, fino a che il veleno non fa effetto.
Questi serpenti velenosi per difendersi contano sulla fuga o sulla mimetizzazione con la vegetazione. A volte nascondono la testa oppure effettuano una compressione del corpo.
Quando stanno per attaccare alzano la testa e vibrano la coda. Il serpente jararaca è piuttosto aggressivo. Se si sente in pericolo morde con estrema facilità.
Quando se ne avvista uno è importante rispettare un’ampia distanza di sicurezza. Questo rettile, oltre ad essere un abile arrampicatore, è infatti in grado di saltare, coprendo grandi spazi.
Il Veleno
Il veleno del serpente jararaca ha un LD50 pari a 4,32 mg/kg. La sua composizione dipende dal sesso dell’esemplare.
Le femmine hanno un veleno più potente e potenzialmente letale, emorragico, con una forte presenza di ialuronidasi.
Il veleno dei maschi ha invece una forte attività coagulante, induce la necrosi muscolare e presenta fosfolipasi.
Le femmine producono anche una maggiore quantità di veleno, fino a 220 mg. Gli esemplari maschi si limitano ad appena 40 mg.
Sintomi
I sintomi locali di avvelenamento nella zona del morso sono gonfiore, petecchie, vesciche ed ecchimosi.
I sintomi più gravi sono:
- necrosi
- sanguinamento dalle gengive e dal naso
- emorragie subcongiuntivali
- ipotensione
- mancanza di coagulazione del sangue
La morte può sopraggiungere per shock anafilattico, insufficienza renale o emorragia intracranica.
Il tasso di mortalità per il morso del serpente jararaca è relativamente basso, si attesta intorno allo 0,7%. Non dimentichiamo però che questo serpente, nell’arco di 40 anni, è stato responsabile del 52% dei morsi di serpente in Brasile.
Trattamento di Primo Soccorso ed Antidoto
Se si viene morsi dal Bothrops jararaca è importantissimo raggiungere un ospedale.
Liberate la zona morsa da eventuale anelli o braccialetti per evitare complicazioni in caso di gonfiore. Non tagliate o succhiate la ferita, rischiereste di creare maggiori danni.
Non applicate creme e pomate, non prendete antidolorifici, rendereste difficile al personale medico il riconoscimento dei sintomi.
Restate calmi e praticate una fasciatura a pressione, come quelle che si usano in caso di distorsione. La fasciatura deve ostacolare la circolazione linfatica ma non quella sanguigna. Se possibile, praticate una steccatura per immobilizzare l’arto colpito.
Contro il veleno del serpente jararaca esistono 9 diversi tipi di antidoto, tetravalente e polivalente.
Habitat
Il serpente jararaca predilige le foreste tropicali e pluviali, in generale ama le fitte vegetazioni. È tuttavia possibile incontrare questi rettili nelle foreste montane semi tropicali e nei terreni agricoli circondati dalla vegetazione. Pare infatti amare anche gli spazi aperti.
Di solito questi serpenti vivono vicino al livello del mare ma possono essere trovati fino a 1.000 mt di altitudine.

Alimentazione
Il serpente jararaca è piuttosto sedentario e vive in zone con clima temperato, per questo ha bisogno di nutrirsi di rado.
È un cacciatore opportunista, si accontenta di quello che trova, quindi ha un’alimentazione piuttosto varia.
Mangia piccoli mammiferi, rane, uccelli, roditori, ma anche insetti ed altri rettili.
Accoppiamento e Riproduzione
Il serpente jararaca è ovoviviparo, schiude cioè le uova nel proprio ventre e dà alla luce piccoli vivi.
Il corteggiamento e l’accoppiamento avvengono solitamente tra aprile e maggio. Le femmine si riproducono ogni 2 anni.
Anche questi serpenti eseguono dei combattimenti rituali tra maschi per aver diritto all’accoppiamento. Ogni maschio si accoppia con più femmine.
Le femmine di questa specie possono immagazzinare lo sperma per ritardare la fecondazione. Questo assicura che lo sviluppo e la nascita dei piccoli avvenga con le migliori condizioni possibili. La nidiata viene così alla luce sempre durante il periodo delle piogge, tra febbraio ed aprile, quando la disponibilità di cibo è più elevata.
La nidiata è solitamente composta da 10, 15 esemplari, anche se sono state registrate nidiate di 20 piccoli.
I piccoli misurano tra i 24 ed i 27 cm, sono autosufficienti ed in grado di cacciare per conto loro. Il Bothrops jararaca è velenoso sin dalla nascita anche se la composizione del veleno cambia con la crescita.
Questa specie raggiunge la maturità sessuale intorno ai 2 anni ed ha un’aspettativa di vita di 6 o 7 anni.
Conservazione
Questa specie è predata da mammiferi, uccelli ed altri serpenti. In particolare l’opossum dall’orecchio bianco riesce ad uccidere il serpente jararaca sistematicamente, con un morso alla testa.
Il Bothrops jararaca non è al momento inserito nella lista rossa IUCN, non si ritiene quindi che sia in pericolo di estinzione.
Diffusione

Il serpente Jararaca vive nel sud del Brasile, nel nord dell’Argentina e nel nord-est del Paraguay.
Serpente Jararaca – Bothrops jararaca