Serpente stiletto – Atractaspis bibronii

Serpente stiletto – Atractaspis bibronii

Il serpente stiletto, nome scientifico Atractaspis bibronii, è un rettile velenoso appartenente alla famiglia Lamprophiidae.

Serpente stiletto - Atractaspis bibronii

Dopo il cobra sputatore e la vipera soffiante, il serpente stiletto è il responsabile del maggior numero di morsi agli uomini nell’Africa meridionale. A causa del suo aspetto può essere confuso con diverse specie di serpenti del tutto innocue.

L’ Atractaspis bibronii è conosciuto anche come vipera talpa di Bibron o aspide scavatore. Il nome della specie bibroni è in onore dell’erpetologo Gabriel Bibron.

Attualmente non si conoscono sottospecie del serpente stiletto.

Aspetto

Il serpente stiletto non è di grandi dimensioni. La sua lunghezza media si aggira tra i 30 e i 45 cm. Alcuni esemplari possono raggiungere i 70/80 cm.

Il corpo è cilindrico, molto snello, con una coda molto corta e appuntita. Il colore è solitamente uniforme con una scala di colori che va dal marrone al nero. Poco prima della muta può assumere un colore bluastro. Il ventre è invece di colore bianco o giallo pallido e, qualche volta, presenta delle macchie scure.

La testa è piccola, corta, conica e indistinta dal collo. Il muso è prominente e cuneiforme. Gli occhi sono piuttosto piccoli, con pupille rotonde. Le squame dorsali sono lisce e danno al serpente stiletto un aspetto lucente.

Ha grandi ghiandole velenifere. Ma la particolarità di questa specie sono le zanne anteriori grandi, cave e con la possibilità di roteare. Questo è reso possibile da un’articolazione a forma di palla presente come connessione tra le ossa mascellari e quelle prefrontali.

Se la bocca è solo parzialmente chiusa i denti veleniferi sporgono, permettendo all’Atractaspis bibronii di iniettare il veleno anche senza aprire la bocca. Gli basta muoversi verso il basso e all’indietro.

Habitat del Serpente Stiletto

Questo rettile vive in un’ampia gamma di habitat diversi. È possibile trovarlo nei pascoli sugli altopiani, nella savana, nei boschi, nelle zone desertiche e semi-desertiche e sulle coste.

Ama nascondersi tra i cespugli, sotto i tronchi in decomposizione, nei termitai e sotto pietre.

Comportamento

Il serpente stiletto trascorre la maggior parte della sua vita sottoterra. È un animale notturno. Emerge infatti dal terreno nelle notti calde e umide, soprattutto dopo le piogge,  alla ricerca di cibo o di una compagna.

Può essere facilmente calpestato o trovato scavando o zappando la terra. Per questo motivo gli agricoltori sono le persone più esposte al suo attacco.

Se si sentono in pericolo solitamente preferiscono scappare che attaccare. Tuttavia, se messi all’angolo, non esitano a mordere. Davanti ad una minaccia inarcano il collo con la testa rivolta verso il terreno, formando una U rovesciata. Quando vengono provocati avvolgono il loro corpo in strette spire e scuotono la testa da un lato all’altro. Talvolta possono premere la punta acuminata della coda contro chi li trattiene, per dargli l’impressione di essere stato morso.

È fortemente sconsigliato maneggiare questi serpenti perché non può essere tenuto in sicurezza. Questo a causa della particolare conformazione dei suoi denti veleniferi. Anche se viene afferrato da dietro la testa, gli basta semplicemente ruotarla lateralmente per iniettarti il veleno in un dito.

Veleno e Sintomi

Il veleno del serpente stiletto ha un LD50 intravenoso pari a 0,06 mg/kg è quindi altamente tossico. Fortunatamente viene prodotto ed iniettato in quantità molto ridotte.

Questo è un veleno citotossico e cardiotossico che provoca intenso dolore locale, lividi, gonfiore, vesciche, linfoadenopatia e spesso necrosi. Nelle fasi che seguono immediatamente il morso, possono essere presenti sintomi come gola secca e nausea. I sintomi possono anche includere mal di testa, vomito, dolore addominale, diarrea, vertigini, collasso o convulsioni.

Anche se non sono stati registrati incidenti mortali, in alcuni casi si è resa necessaria l’amputazione delle dita delle vittime del suo morso.

Cosa Fare

I morsi più frequenti avvengono quando il serpente viene manipolato. Questo purtroppo avviene spesso perché viene scambiato per specie non velenose. Anche quando si è consapevoli del pericolo, spesso si ignora il fatto che questa specie è in grado di mordere anche se viene preso con cautela.

Anche se non si è in pericolo di vita, se si viene morsi dall’ Atractaspis bibronii è buona norma recarsi in ospedale.

Il trattamento medico è comunque sintomatico in quanto non esiste un antidoto disponibile contro il morso di questo serpente.

Alimentazione del Serpente Stiletto

L’Atractaspis bibronii si nutre di altri rettili, rane e piccoli mammiferi come i topi. Dato che questa specie vive principalmente sotto terra, la maggior parte delle sue prede si trovano sottoterra. Queste vengono uccise mentre pensano di trovarsi al sicuro, nelle loro tane.

Serpente stiletto - Atractaspis bibronii

Riproduzione

Riguardo alla riproduzione del serpente stiletto sappiamo davvero poco.

È oviparo, depone cioè le uova, di solito in piena estate. La nidiata comprende dai 3 ai 7 piccoli che, alla nascita, misurano circa 15 cm.

Conservazione

L’Atractaspis bibronii è predato principalmente da altri serpenti. Al momento non è presente nella lista rossa IUCN e non è quindi considerato a rischio di estinzione.

Diffusione

Mappa diffusione Serpente stiletto - Atractaspis bibronii
Mappa diffusione Serpente stiletto – Atractaspis bibronii

Il serpente stiletto vive in Angola, Botswana, Repubblica Democratica del Congo, Kenya, Malawi, Mozambico, Namibia, Sudafrica, Swaziland, Uganda, Tanzania, Zambia, Zanzibar, Zimbabwe e Somalia.

Serpente stiletto – Atractaspis bibronii

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