Vipera dal corno – Vipera ammodytes
La vipera dal corno, nome scientifico Vipera ammodytes, appartiene alla famiglia Viperidae e vive in Europa.
Il suo curioso nome comune deriva da un’appendice carnosa che si ritrova sul muso e che la rende facilmente riconoscibile. Benché questa appendice venga definita “corno” in realtà, essendo fatta di carne, è morbida e flessibile.
Il nome della specie Ammodytes invece, significa “scavatrice nella sabbia” (dal greco Ammos= sabbia e Dutes= scavatore), nonostante in realtà questa vipera non ami particolarmente gli habitat sabbiosi.
La vipera dal corno è ritenuta la più pericolosa tra le vipere europee.
Aspetto della Vipera ammodytes
La Vipera ammodytes misura mediamente 85 cm anche se può raggiungere una lunghezza complessiva di un metro. La lunghezza di questi serpenti dipende anche dalla zona geografica in cui crescono. Una vipera dal corno che vive in nord Europa è di solito più grande di una che vive più al sud.
Il colore di fondo del corpo degli esemplari maschi può avere diverse tonalità di marrone, grigio, giallastro o rosaceo. Le femmine, di solito, tendono a colori di fondo più bronzei, che vanno dal marrone al color rame, dal rossastro al color mattone.
Il ventre può essere di colore grigio, marrone, giallastro, rosato, nero, bluastro e con macchie scure o bianche.
La vipera dal corno presenta delle strisce dorsali a zig zag o romboidali, di colore più scuro rispetto al resto del corpo. Nelle femmine le strisce sono solitamente marroni, nei maschi sono invece di color grigio scuro oppure nero.
Macchie scure indistinte percorrono i fianchi di questo serpente, in alcuni casi unendosi al disegno sul dorso.
La testa ha la caratteristica forma triangolare tipica delle vipere ed è di colore marrone scuro o grigio scuro. Qualche volta sono presenti delle macchie anche sul capo. Il mento è solitamente più chiaro rispetto al colore del ventre.
Il corno, che come abbiamo detto all’inizio è un’appendice carnosa morbida e flessibile, si sviluppa per una lunghezza di circa 5 mm e punta diagonalmente in avanti.
Le scaglie sono piccole, lisce ed irregolari e formano un arco sopra gli occhi.
La lingua è solitamente nera e le zanne, che sono molto grandi, possono arrivare a misurare fino a 13 mm.
Comportamento
La Vipera ammodytes può essere attiva sia di giorno che di notte, in tal senso non ha preferenze particolari. È stato osservato che soltanto a quote elevate predilige le ore diurne per le sue attività. Tendenzialmente, più le temperature diurne aumento, più la vipera dal corno diventa notturna.
Questa specie è letargica e poco aggressiva. Se può, preferisce evitare l’incontro con gli uomini. Non morde se non viene palesemente provocata.
Quando queste vipere vengono incontrati in natura, possono tuttavia reagire in modi diversi. La maggior parte di loro rimane immobile ed emette un sibilo facilmente udibile, altre sibilano allo stesso modo ma fuggono, altre ancora cercano subito di attaccare.
Quando morde questa specie spalanca la bocca con un angolo superiore ai 180° ed attacca prevalentemente agli arti.
La Vipera ammodytes va in letargo durante l’inverno, per un periodo compreso tra i 2 ed i 6 mesi. La durata del letargo dipende dalle condizioni climatiche ed ambientali.
Habitat
La vipera dal corno ama i pendii rocciosi con vegetazione bassa e rada. Molto difficilmente vive nei boschi, la si troverà piuttosto nelle zone limitrofe o nelle radure.
Purtroppo questa vipera tende ad avvicinarsi agli insediamenti umani ed è facile incontrarla nei vigneti, nei campi agricoli ed ovunque siano presenti muri in pietra e cumuli di macerie.
Questa specie può vivere a tutte le altitudini, fino a 2.000 mt al di sopra del mare.
Veleno della Vipera ammodytes
Il veleno di queste vipere è probabilmente il più pericoloso presente in Europa. Ha un LD50 pari a 6,59 mg/Kg ed ha componenti neurotossiche ed emotossiche. Questo significa che il veleno della Vipera ammodytes è in grado di danneggiare sia il sistema nervoso che i globuli rossi, alterando la coagulazione del sangue.
Con un morso queste vipere iniettano una quantità di veleno che oscilla tra i 5 ed i 40 mg.
Il 20% dei morsi di questa specie sono “a secco”, senza cioè l’emissione del veleno. La vita della vipera dipende dal suo veleno quindi non sempre viene sprecato su avversari che non sono considerati prede appetibili.
Purtroppo gli esseri umani rispondono velocemente alle tossine di questo veleno mentre i rettili e gli anfibi possono facilmente sopravvivere al morso di questa vipera. Alcuni serpenti ne sono del tutto immuni.
Il veleno della Vipera ammodytes viene usato per la preparazione dell’antidoto di altre vipere europee. La vipera dal corno viene infatti allevata proprio a tale scopo.
Sintomi di Avvelenamento
Dopo pochi minuti dal morso compaiono dolore, necrosi, ematomi e gonfiore.
Dopo un’ora i sintomi diventano più seri.
- Febbre
- Dolori addominali
- Mal di testa
- Nausea e vomito
- Difficoltà nel muoversi
- Alterazione del colore della pelle
- Presenza di sangue nel vomito e/o nelle feci
- Alterazione dello stato di coscienza
La gravità dell’avvelenamento dipende ovviamente da molti fattori. La profondità del morso e la quantità di veleno iniettata, così come il peso e l’età della vittima, fanno la differenza.
Nei casi più gravi la morte sopraggiunge per emorragie o insufficienza cardiocircolatoria.
Trattamento di Primo Soccorso e Antidoto
Se si viene morsi da una vipera dal corno è necessario cercare di restare calmi per evitare di accelerare il battito cardiaco e la diffusione del veleno. Chiamate aiuto per raggiungere un ospedale e liberatevi di anelli e bracciali prima che il gonfiore lo impedisca.
Il veleno di queste vipere è idrosolubile, quindi è consigliabile lavare la ferita con l’acqua.
Non utilizzate alcool, ghiaccio o pomate sul morso perché potrebbero aggravare la situazione. Evitate assolutamente di incidere o cercare di aspirare il veleno.
Se si è stati morsi ad un arto è bene immobilizzare la zona colpita. Praticate una fasciatura a pressione che inizi da sopra il morso e finisca al termine dell’arto. La fasciatura deve essere stretta ma non deve impedire la circolazione arteriosa.
Dato che il livello di gravità dell’avvelenamento può cambiare, appena arrivati in ospedale si viene sottoposti ad analisi del sangue ed elettrocardiogramma per capirne l’entità. Nei casi più gravi viene somministrato l’antidoto, in quelli meno seri ci si limita ad un’osservazione di 8/12 ore.
Alimentazione
Questa specie si nutre principalmente di uccelli e piccoli mammiferi. Gli esemplari più giovani prediligono le lucertole.
Le prede più grandi, dopo essere state morse, vengono seguite dalla Vipera ammodytes fino al momento in cui muoiono per essere mangiate con calma. Le prede di piccole dimensioni invece, vengono ingoiate senza essere state prima avvelenate.
A volte queste vipere mangiano altri serpenti ed anche vipere della loro stessa specie.
Accoppiamento e Riproduzione
Questa specie è ovovivipara, schiude cioè le uova all’interno del corpo per dare alla luce piccoli vivi.
Per potersi accoppiare i maschi eseguono una curiosa danza di combattimento. L’accoppiamento avviene in primavera, prevalentemente nei mesi di aprile e maggio.
I piccoli di solito vengono alla luce alla fine dell’estate o all’inizio dell’autunno, tra i mesi di agosto ed ottobre. Alla nascita queste vipere misurano tra i 14 ed i 24 cm.
Conservazione
La vipera dal corno è una specie protetta dalla Convezione di Berna.
Queste vipere vengono allevate in cattività con successo per la produzione di antidoti antiveleno e non sono quindi a rischio estinzione.
Diffusione della Vipera ammodytes
La Vipera ammodytes vive nel nord Italia, Austria, Albania, Bosnia-Erzegovina, Bulgaria, Croazia, Grecia (comprese le Cicladi), Macedonia, Montenegro, Romania, Serbia, Slovenia e Turchia.
Vipera dal corno – Vipera Ammodytes